“Serra al centro” e “In Movimento”: «Sull’ospedale battaglia di civiltà»
Non convincono le parole del commissario Asp, Giuliano. I rappresentanti dei due sodalizi: «È rimasto sorpreso nell'apprendere situazioni disastrose provenienti dal disservizio causato dalla mancanza di personale medico»
«Le parole pronunciate dal commissario dell’Asp di Vibo Valentia, Giuseppe Giuliano, non ci hanno per niente convinto. Le rassicurazioni riguardanti la programmazione di interventi mirati al potenziamento dei servizi riguardanti l’ospedale “San Bruno” non trovano riscontro nei fatti». Lo affermano Nensy Rachiele (Serra al Centro), Cosimina Pisani (Serra al Centro), Francesco Tassone (In Movimento) e Domenico Zaffino (In Movimento) aggiungendo: «Ciò che più di ogni altra cosa ci ha lasciato attoniti è stata la circostanza che durante il dibattito il commissario è risultato smarrito e sorpreso nell’apprendere situazioni disastrose provenienti dal disservizio causato dalla mancanza di personale medico. Tutto ciò è emblematico del disinteresse che il management dell’Asp vibonese nutre per la sanità del comprensorio montano delle Serre». [Continua in basso]
Gli esponenti di Serra al centro e In Movimento rimarcano: «Non ha saputo dare valide spiegazioni riguardo la Delibera n° 1479 del 19 ottobre in cui il piano del fabbisogno del personale, da lui spesso predisposto, dove vi sono zero previsioni di rilievo per tutti i reparti cardine del presidio ospedaliero San Bruno (Pronto Soccorso, Laboratorio Analisi, Radiologia, Chirurgia…). Stessa cosa per quanto concerne la successiva delibera pubblicata in data 31 ottobre riguardante l’approvazione del Piano delle attività aziendali 2023, dove ancora una volta non viene definito in modo chiaro il ruolo dell’Ospedale San Bruno. L’unica cosa della quale dovremmo gioire, ad avviso del commissario Giuliano e del sindaco di Serra san Bruno, Alfredo Barillari, sarebbe l’arrivo di un chirurgo che presterà il suo servizio per un solo giorno a settimana dalle 8.00 alle 14.00».
«Ciò che ancora una volta non comprendiamo -evidenziano – è il comportamento del primo cittadino e della sua linea (qualora ne abbia veramente una). Immobile e discordioso, il sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari, non si decide a mettersi alla testa della protesta, e non decidendo per un intervento serio ed incisivo, il diritto alla salute di migliaia di cittadini dell’entroterra montano sta diventando un miraggio. Infine, in data 15 novembre, il Tavolo Adduce ha approvato il Programma operativo della Sanità calabrese 2022/2025, anche se per quanto riguarda la rimodulazione della nuova rete ospedaliera il presidente della Giunta regionale della Calabria, Roberto Occhiuto, nonché commissario alla sanità calabrese, avrà tempo fino a dicembre per produrre un nuovo decreto e definire la nuova rete. Alla luce di questi nuovi sviluppi chiediamo ai sindaci in lotta, ai quali ci sentiamo uniti in questa battaglia di civiltà, di fare fronte comune e portare avanti una protesta per la salvaguardia e il rilancio del presidio ospedaliero “San Bruno”, mantenendo alta l’attenzione per tutelare un diritto alla salute degno di questo nome di un intero territorio montano».
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