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Vibo, medici del Pronto soccorso allo stremo: in aiuto sanitari di altri reparti. Ecco quanti sono

L’Azienda sanitaria provinciale tenta di dare delle risposte dopo gli ultimi e drammatici episodi. Si dovrà garantire (attraverso il lavoro straordinario) la presenza di un numero adeguato di medici per turno di servizio

Vibo, medici del Pronto soccorso allo stremo: in aiuto sanitari di altri reparti. Ecco quanti sono
L'interno del Pronto soccorso di Vibo

Da un lato ci sono i medici del Pronto soccorso dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia allo stremo delle forze per via della carenza di personale e di turni di lavoro massacranti, dall’altro vi è la necessità da parte dell’Azienda sanitaria provinciale di riuscire a garantire comunque la necessaria turnistica al fine di assicurare alla collettività i livelli essenziali di assistenza H24. Una situazione divenuta sempre più insostenibile che nei giorni scorsi ha provocato anche forti proteste da parte degli stessi medici in servizio attraverso uno striscione appeso al cancello dell’ospedale, in cui i sanitari non hanno esitato a denunciare una “condizione disumana” e di “sfruttamento”.  Poi l’episodio riportato dal dottor Giuseppe Loiacono. «Uno dei miei colleghi medici di pronto soccorso – ha scritto il sanitario – ha avuto una sincope, è caduto e si è fratturato una costola. Siamo rimasti in sei. Nonostante una lettera inviata a tutti, compreso il prefetto, nonostante l’intervento dei sindacati. Tutto tace».  Insomma, un vicolo cieco e un dramma insieme dal quale – al momento – appare difficilissimo uscirne. E così, pur di far fronte in qualche modo, ancora una volta si ricorre alle prestazioni aggiuntive: ossia al lavoro straordinario dei sanitari. Ma questa volta, per sopperire alla grave carenza di personale al Pronto soccorso del capoluogo, i medici saranno reclutati da altri reparti. I camici bianchi, infatti, arriveranno da Nefrologia, Medicina e Chirurgia. [Continua in basso]

Saranno sette i camici bianchi che hanno aderito al progetto dell’Asp

L’autorizzazione ai dirigenti medici dipendenti dell’Asp appartenenti a discipline equipollenti e affini alla Mcae (Medici chirurgia accettazione emergenza) è stata data dal commissario straordinario Giuseppe Giuliano che ha formalizzato le prestazioni aggiuntive attraverso l’approvazione di una delibera. Complessivamente saranno sette i sanitari che effettueranno un turno ciascuno di sei ore settimanali. Il massimo responsabile della sanità vibonese ha, quindi, dato mandato al direttore del Dipartimento emergenza – urgenza Antonio Talesa e al direttore dell’Unità operativa del Pronto soccorso Vincenzo Natale di predisporre i turni e di inviare, mensilmente, il rendiconto delle attività prestate da ciascun dirigente medico partecipante al progetto per un periodo di tre mesi, eventualmente prorogabili.

Impossibilità di assicurare la regolare turnistica e l’erogazione dei servizi

L’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale di Vibo

Come detto, i motivi della grave emergenza che sta vivendo da tempo il Pronto soccorso dello “Jazzolino” sono da ricercarsi tutti nelle «attuali carenze di organico medico» che – si legge nella delibera commissariale – «determinano l’impossibilità di assicurare la regolare turnistica e l’erogazione dei servizi al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza». Ma al danno si unisce anche la beffa. Sì, perché, «nonostante le numerose procedure di acquisizione di personale medico avviate presso il presidio ospedaliero di Vibo Valentia», ad oggi persiste «una significativa carenza di personale, in quanto le ultime due procedure di reclutamento a tempo indeterminato sono andate deserte», annota nella sua delibera sempre il commissario straordinario, al quale, attesa la carenza di dirigenti medici assegnati all’Unità operativa di Pronto soccorso, per garantire in sicurezza la continuità assistenziale, non è rimasto altro da fare che tentare di «reperire tutte le risorse mediche in ambito dipartimentale ed aziendale».

Da qui, quindi, la decisione di invitare i direttori di dipartimento, a verificare le disponibilità dei dirigenti medici di afferenza ad aderire volontariamente al progetto di disponibilità prestazioni aggiuntive da svolgere all’interno del Pronto soccorso.  Antonio Talesa e Vincenzo Natale, per quanto di loro competenza, sono stati invitati a «definire e predisporre ogni attività tecnico- organizzativa per garantire la presenza di un numero adeguato di medici per turno di servizio e con le risorse di personale (prestazioni aggiuntive) assegnate consentire un regolare andamento funzionale. Al termine di ogni attività del caso, è stato quindi comunicato alla direzione aziendale che i medici disponibili ad effettuare prestazioni aggiuntive presso il Pronto Soccorso e medicina d’urgenza dello Jazzolino sono sette per un turno di sei ore ciascuno a settimana a fronte di una necessità, per coprire la turnistica H24, di dodici turni di sei ore settimanali.

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