Ospedale Vibo al collasso, De Pinto (Lega): «Servono nuove assunzioni»
Il coordinatore sul caso dei medici dello Jazzolino, stremati da turni massacranti: «Sono una risorsa per il territorio». Sollecitato un confronto con l’Asp e il governatore Occhiuto
«Mentre la Regione Calabria approva il primo contratto collettivo a 41 medici cubani per tentare di fare fronte alle gravi carenze di organico a livello sanitario, a Vibo e provincia, non si pone limite al disservizio dinnanzi all’interesse del diritto alla salute del cittadino. In questi ultimi giorni è emersa una situazione gravissima e non corrispondente ai principi del dettato costituzionale in maniera di sanità pubblica. A nome mio e di tutta la Lega -Salvini Premier di Vibo Valentia esprimiamo piena solidarietà ai medici dell’ospedale “Jazzolino“». Lo scrive Mino De Pinto, coordinatore cittadino del Carroccio. [Continua in basso]
«Recentemente -ricorda- un medico post sincope dettata dal duro lavoro, si è ritrovato con una frattura di una costola. Questo episodio, ed i recentissimi fatti di cronaca dei mesi scorsi al pronto soccorso, descrivono una situazione aberrante nella quale ci ritroviamo già dalle prime riduzioni dei posti letto ospedalieri avvenuti attorno al 1997. Gli ulteriori ultimi 12 anni di spreco di denaro pubblico – sostiene De Pinto -hanno condotto a perdite per un milione di euro che ha comportato la chiusura di 18 ospedali su 42. Siamo vicini ai nostri pochi medici rimasti su territorio ad affrontare turni massacranti pur di garantire la tutela del diritto alla salute al cittadino e fare fede al giuramento di Ippocrate».
Per il coordinatore cittadino «Oggi, non si può pensare più alla categoria dei medici e del personale sanitario come a dei “cyborg” capaci di sopportare ogni difficoltà fisica e mentale pur di garantire il servizio ai nostri ammalati. I pochi medici rimasti sul territorio sono una risorsa indispensabile per tutti noi, dunque meritano di vivere in un contesto lavorativo e sociale decoroso senza arrivare lo sfinimento fisico, psichico e mentale. Per noi della Lega fare politica significa amare questa nostra terra». E ancora: «Non possiamo stare ad osservare passivamente col rischio di arrivare ad una futura chiusura dell’unico pronto soccorso cittadino. Soprattutto ove tali situazioni di disservizio e carenza di organico possano continuare a perdurare nel tempo. In qualità di coordinatore cittadino Vibo Valentia, io e tutti i militanti del partito siamo aperti ad un confronto costruttivo con il commissario Giuliano dell’Asp di Vibo Valentia e col commissario ad acta Roberto Occhiuto».
«Partendo dai fabbisogni delle Asl del territorio regionale, si potrebbe ripartire con nuove assunzioni di medici italiani tra fondi covid e quelli relativi al c.d. “decreto Calabria”.
Si eviterebbe – conclude De Pinto – così di finire nel baratro di una privatizzazione “strisciante” della sanità pubblica. Come partito ci poniamo l’obiettivo di rendere realizzabili le condizioni affinché ci sia la riapertura dei tanti reparti rimasti chiusi, combattendo al fianco di medici, personale sanitario e cittadini affinché il nuovo ospedale che la città di Vibo Valentia merita da anni non rimanga una mera utopia dopo il posizionamento della prima pietra».
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