L’Asp approva il Piano delle attività aziendali, ecco tutte le novità per la sanità vibonese
Lo strumento di programmazione prevede la riorganizzazione delle prestazioni degli ospedali e non solo. Da Vibo a Tropea, da Serra a Nicotera passando per Pizzo e Soriano, diversi i settori interessati
E’ stato approvato il Piano delle attività aziendali anno 2023, strumento di programmazione di iniziative e azioni riferite – con riguardo ai bisogni emergenti dell’utenza e agli intendimenti programmatici – a obiettivi di salute.
Il management dell’azienda sanitaria di Vibo Valentia, diretto dal commissario straordinario Giuseppe Giuliano, punta su un graduale rilancio della macchina sanitaria: programmare, dunque, per potenziare le offerte prestazionali e riorganizzare l’apparato erogativo. “La fase emergenziale, che ha visto un rallentamento e una sospensione di alcune attività – specifica la delibera – ci induce a pensare in primis a un’impegnata azione di ripartenza. La programmazione tiene conto dell’assetto aziendale e dei contesti esistenti, delle aree a maggiore necessità di intervento, degli ambiti in maggiore sofferenza. Razionalizzazione, ottimizzazione, potenziamento e riqualificazione saranno per l’anno a venire forti leve di intervento per giungere a un’offerta prestazionale il più possibile efficiente ed efficace”. [Continua in basso]
La previsione di obiettivi finalizzati e fattibili “è proiettata a realizzare percorsi operativi tendenzialmente virtuosi – si legge ancora nel documento – pur nelle risorse disponibili e di fatto immediatamente utilizzabili. Fermo restando che – in relazione alla complessità delle attività – per alcuni di essi sussiste una continuità programmatica rispetto all’anno 2022”.
Tanti gli obiettivi strategici per il 2023, che nel Piano sono dettagliati e specificati per area attività dipartimentale/struttura. Alla base di tale azione di rilancio si trovano attività di mantenimento prestazionale, miglioramento organizzativo-funzionale, monitoraggio/controllo, attenzione alla gestione del rischio clinico e, non da ultimo, attenzione alla sfera comunicativo-relazionale (in termini di rapporto di fiducia medico-paziente).
Il rilancio nel concreto
Sono dunque previsti il rilancio dell’attività chirurgica di elezione nei presidi ospedalieri, il potenziamento delle sedute operatorie e relativa calendarizzazione per disciplina, il rilancio dell’attività di chirurgia ortopedica col potenziamento dell’organico e la riorganizzazione dell’attività, il rilancio dell’attività di otorinolaringoiatria col potenziamento dotazionale e la ripresa dell’attività chirurgica copia informatica per consultazione. È previsto inoltre il potenziamento, in ambito ospedaliero, dell’attività della Medicina generale (ambulatoriale e di degenza) con la riorganizzazione delle attività. [Continua in basso]
La riorganizzazione della complessa attività nosocomiale, relativamente alle Unità operative interessate dalla gestione dei pazienti Covid-19, dovrà “essere il più aderente possibile all’andamento epidemiologico della suddetta patologia virale, garantendo però l’altrettanto fondamentale obiettivo di rilancio dell’azione ospedaliera nel suo complesso – afferma l’Azienda sanitaria – a ragione del riscontro di un aumento dei pazienti positivi”.
Viene rilevata poi l’esigenza di mantenere l’area di osservazione infettivologica allestita nel marzo 2020 nel Pronto soccorso, che consente un minimo di percorso obbligato e selezionato per i pazienti affetti da Sars-Cov2 o sospetti tali.
Altra necessità riguarda il ripristino in toto della funzione delle Unità operative e Strutture esistenti nel nosocomio di Vibo Valentia e quindi di procedere a ristrutturare e rendere funzionalmente adeguato il Padiglione delle Malattie infettive al fine di consentire la ripresa dell’attività in regime di ricovero ordinario, in day hospital e ambulatoriale.
MALATTIE INFETTIVE. Il trasferimento, per l’anno 2023, di Malattie infettive al suo originario padiglione rappresenta un obiettivo primario che consentirà una migliore riorganizzazione non soltanto della struttura ma anche di altre Unità operative nosocomiali. [Continua in basso]
RISTRUTTURAZIONI. La razionalizzazione e il miglioramento degli spazi dell’ospedale “Jazzolino” consentirebbero una migliore funzionalità degli stessi servizi nel loro complesso e anche una maggiore sicurezza per utenza e operatori. “In particolare è necessario riallocare Ortopedia nella sua originaria sede, lo stesso dicasi per la Pediatria e la Cardiologia. L’attuale struttura occupata dall’Ortopedia dovrà essere utilizzata per altri importanti servizi, quali la Endoscopia digestiva e altri ambulatori Chirurgici (quali la Chirurgia generale, l’Ostetricia e ginecologia e la stessa Urologia attualmente funzionante per intero presso l’ospedale di Tropea).
TERAPIA INTENSIVA. Una maggiore potenzialità dei servizi di emergenza urgenza si dovrebbe poi realizzare, nel corso dell’anno 2023, con l’attivazione del reparto di Terapia intensiva grazie anche al contributo della Protezione Civile e il Ministero della Difesa (nell’area antistante l’ingresso principale il Nosocomio.
GLI ALTRI PRESIDI. L’azione di potenziamento e di integrazione riguarda anche i nosocomi di Serra San Bruno e Tropea (relativamente all’attività dei servizi esistenti e l’apertura di nuove Strutture come Ortopedia, Chirurgia e Geriatria a Tropea, Riabilitazione) che “devono in ogni caso rappresentare un valido anello di congiunzione con le realtà territoriali, in particolare per i servizi di Emergenza Urgenza (Pronto soccorso e Suem 118); a tale proposito si inserisce – spiega il documento dell’Asp – la prevista istituzione della Casa di Comunità a Serra San Bruno e la centrale operativa a Tropea”.
CENTRO DIABETE E NEUROPSICHIATRIA. Ulteriori obiettivi per il 2023 concernono la realizzazione di un Centro per il Diabete con ambulatori periferici e un Ufficio dove analizzare i dati e fare diagnosi multifunzionali con gli altri specialisti interessati (endocrinologi, cardiologi, angiologi e oculisti), mentre è previsto il mantenimento del Centro dell’autismo di Nicotera unitamente allo sviluppo del Centro di Pizzo, posto nella struttura di Neuropsichiatria Infantile e l’apertura di un Centro anche a Soriano.
“La Neuropsichiatria infantile, oltre alle visite residenziali, fornisce supporto alle scuole anche con programmi di formazione e con il “Gio” (la certificazione dei bambini aventi bisogno di sostegno). A Nicotera è operativo un centro per l’Autismo e l’obiettivo aziendale è farsi carico e dare risposta ai circa 250 bambini affetti da disturbi dello spettro autistico”.
OSPEDALE DI COMUNITA’ A SORIANO. Quella di Soriano è una struttura sanitaria di ricovero che afferisce alla rete di offerta dell’assistenza territoriale e svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, con la finalità di evitare ricoveri ospedalieri impropri o di favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogno socio-sanitari, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale dell’autonomia e più prossima al domicilio. L’Intervento è compreso nel Programma triennale opere pubbliche e in questo setting assistenziale “saranno garantite le prestazioni sanitarie previste per tale modello organizzativo”.
CASE DI COMUNITA’. La Casa della Comunità è per l’Asp “il luogo fisico di riferimento per la comunità su cui insiste, è un luogo di prossimità ed è di facile individuazione dove la comunità può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria per trovare risposta ad un proprio bisogno di salute. La CdC introduce un modello organizzativo di approccio integrato e multidisciplinare attraverso una équipe multi professionale territoriale e costituisce la sede privilegiata per la progettazione e dell’erogazione di interventi sanitari”. Sono così previste nel Vibonese Casa di comunità a Soriano, Tropea, Filadelfia, Mileto, Nicotera e gli interventi sono compresi nel Programma triennale opere pubbliche.
LISTE DI ATTESA. L’Asp di Vibo punta a programmare azioni di contenimento/riduzione delle liste di attesa tramite un più accorto controllo delle prenotazioni da parte degli specialisti con una loro attiva partecipazione alla pulizia delle liste.
CONCORSI. L’Asp, che nei giorni scorsi ha approvato il Piano dei Fabbisogni, si impegna in questo caso a portare a conclusione le procedure concorsuali espletate e a indirne nuove in relazione alle previsioni del Piano del fabbisogno e alle priorità aziendali.
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