Ospedale, i sindaci delle Serre pronti a convocare un consiglio comunale congiunto
La decisione assunta da parte dei primi cittadini che fanno parte dell’assemblea dell’ambito socio-sanitario
«Pur correndo il rischio di essere retorici crediamo, come assemblea dei sindaci delle Serre, sia doveroso quando si parla di sanità citare i D.M 70 E 71 che hanno introdotto e determinato nuovi modelli standard “per lo sviluppo dell’assistenza territoriale e standard ospedalieri “. La fragilità del nostro sistema ospedaliero sconta e continua a scontare l’assenza di un ospedale attrezzato per l’emergenza-urgenza e la mancata attuazione di interventi previsti in quanto ospedale di montagna come è accaduto per San Giovanni in Fiore». E’ quanto affermano i sindaci delle Serre che fanno parte dell’assemblea dell’ambito socio-sanitario – Rossana Tassone (Brognaturo), Antonio De Masi (Nardodipace), Ovidio Romano (Simbario), Cosimo Damiano Piromalli (Spadola), Alfredo Barillari (Serra San Bruno), Francesco Angiletta (Mongiana) e Francesco Fazio (Fabrizia). [Continua in basso]
«Consapevoli che il diritto alla salute per l’area delle Serre – aggiungono i primi cittadini – negli anni non è stato tutelato e sconta interventi regionali di scarsa attuazione, siamo tutti convinti che la salvaguardia alla salute e il ruolo che avrebbe dovuto svolgere il “San Bruno” come centro ospedaliero ha visto promesse e impegni disattesi e, per i molti anni di commissariamento sanitario regionale, e, per un’inconsistente azione politica che non ha saputo rispondere ai bisogni dei cittadini. I sindaci dell’area delle Serre, preso atto di quanto appena riassunto, hanno stilato nel mese di aprile 2022 un documento unitario finalizzato alla salvaguardia dell’ospedale di montagna di Serra San Bruno. I punti dell’atto, sottoscritti anche dall’intera assemblea dell’ambito socio-sanitario che conta 19 sindaci del territorio, sono stati inviati al commissario dell’azienda sanitaria locale e al presidente Occhiuto rimarcando la tutela del nosocomio serrese come ospedale di montagna».
Quindi, proseguono i sindaci, «consapevoli dei disagi e della necessità di garantire anche un 118 adeguato si è chiesto per le vie brevi ed ufficiali un incontro con il presidente Occhiuto, allo scopo di poter avere risposte concrete per la salvaguardia del servizio sanitario e del diritto alla salute. Tutto ciò premesso è legato ad un principio imprescindibile: una volta entrati in ospedale non esistono ruoli o cariche politiche, ma solo diritto del paziente di avere strumenti e cure adeguate. Appare doveroso fare una precisazione riguardo al confronto con i comitati. Non si ha alcuna remora ad incontrarli, perché – spiegano i primi cittadini – il nostro operato è stato presente, battagliero e continuo ma è giusto specificare che occorre istaurate un giusto dialogo istituzionale che non sia unilaterale nella programmazione, ma che riesca a conciliare gli impegni di tutti i sindaci affinché l’azione divenga uno strumento di crescita territoriale e di confronto costruttivo senza strumentalizzazioni politiche. Il solo scopo deve essere la salvaguardare del nostro territorio,di tutti noi in quanto cittadini e possibili pazienti. Per tale ragione – annunciano infine i sindaci – si è deciso di indire un consiglio comunale congiunto, alla presenza dei sindaci, dei consiglieri, dei cittadini di tutti i comuni del territorio, da convocare nel breve periodo».
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