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Vibo, a Nefrologia e dialisi «grave carenza di medici»: servizi essenziali a rischio

L’Azienda sanitaria provinciale autorizza il lavoro straordinario anche per i sanitari in servizio all’interno della Struttura semplice a valenza dipartimentale dell’ospedale civile “Jazzolino”

Vibo, a Nefrologia e dialisi «grave carenza di medici»:  servizi essenziali a rischio

Arriva il lavoro straordinario anche per i dirigenti medici in servizio all’interno della Struttura semplice a valenza dipartimentale di nefrologia e dialisi (Ssvd) dell’ospedale civile “Jazzolino” di Vibo Valentia, pochi giorni fa la stessa decisione ha riguardato i sanitari del reparto di Pediatria. La grave carenza di personale, dunque, non risparmia alcun reparto ospedaliero del Vibonese. E così anche l’Unità di nefrologia del nosocomio del capoluogo corre il serio e concreto rischio di non riuscire ad assicurare i servizi essenziali. Nell’immediato, dunque, ricorrere a ore di straordinario appare evidentemente l’unica soluzione possibile e praticabile per affrontare una situazione di emergenza aggravata e resa più complicata anche dalla pandemia da Covid 19. [Continua in basso]

Lavoro straordinario fino a dicembre 2022

L’ospedale “Jazzolino”

Le prestazioni aggiuntive dunque – autorizzate dal commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale Giuseppe Giuliano – dovranno durare fino a dicembre prossimo e fino ad un massimo di 6 turni di servizio a settimana (turni di 6 ore ciascuno e/o 12 ore, massimo 38 ore settimanali). L’obiettivo che si intende raggiungere, messo nero su bianco nella delibera licenziata dal commissario di Palazzo ex Inam che ha autorizzato l’avvio della procedura, è quello «di garantire l’erogazione degli attuali Livelli essenziali di assistenza e la continuità assistenziale. I medici specializzati – spiega il massimo responsabile della sanità pubblica vibonese – saranno remunerati dell’attività aggiuntiva secondo quanto previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro – Sanità. Tali prestazioni aggiuntive, cesseranno comunque con l’espletamento delle procedure concorsuali per la copertura dei posti di dirigente medico – disciplina nefrologia e dialisi».

«Grave carenza di medici specialisti»

A sollecitare il lavoro straordinario ai vertici di palazzo ex Inam è stato il direttore del Dipartimento medicina Salvatore Braghò poiché – si legge sempre nella delibera commissariale – «è nota la grave carenza di medici specialisti in nefrologia e dialisi», mentre si rimane «in attesa di attivare comunque le procedure di assunzione per la copertura di un posto di dirigente medico disciplina di nefrologia e dialisi». In virtù di tutto ciò, «le attuali carenze di organico e gli esoneri dal servizio, più volte segnalati sia dalla referente della reparto, che dal direttore del Dipartimento di medicina, determinano l’impossibilità di assicurare la regolare turnistica e l’erogazione dei servizi, al fine di garantire i Livelli essenziali di assistenza». Ma non basta: sì, perché «l’attuale  emergenza epidemiologica da Covid-19 potrebbe inoltre affliggere le unità, già super impegnate su più fronti. Ed in particolare i pazienti Covid positivi emodializzati non solo del Centro di Vibo Valentia che di tutti i servizi di dialisi compresivi nel territorio dell’Asp incidono sulla suddetta Ssvd tale da richiedere, vista l’ubicazione della postazione per emodialisi Covid positivi distante dalla suddetta Ssvd, utilizzo di personale dedicato solo a quell’attività». L’effettuazione delle prestazioni aggiuntive risulta, quindi, – «indispensabile per garantire l’erogazione delle attuali attività assistenziali e dei sevizi della Ssvd di nefrologia e dialisi».

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