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Cardiologia Vibo, un medico va in aspettativa e un altro lascia l’incarico: reparto al collasso

Il responsabile della Struttura complessa: «Impossibile garantire i livelli essenziali di assistenza». Il commissario dell’Asp Giuseppe Giuliano avvia la procedura concorsuale dell’ennesimo bando

Cardiologia Vibo, un medico va in aspettativa e un altro lascia l’incarico: reparto al collasso
L'ospedale "Jazzolino"

Un dirigente medico in servizio presso la Struttura complessa di cardiologia-Utic dell’ospedale civile “Jazzolino” di Vibo Valentia decide di andare in aspettativa, mentre un altro medico, pure assegnato presso la suddetta Unità operativa, preferisce interrompere il proprio rapporto di lavoro con l’Azienda sanitaria provinciale. E, dunque, al responsabile della suddetta Struttura complessa Francesco Emanuele Bilotta non è rimasto altro da fare che lanciare l’allarme rosso e rappresentare «l’impossibilità di continuare a garantire i livelli essenziali di assistenza, considerata la cronica carenza di personale medico», ed ha contestualmente richiesto «un’integrazione delle unità assegnate». Accontentato: il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale Giuseppe Giuliano ha, infatti, approvato a fine luglio – con propria delibera (la numero 1.075) – la pubblicazione di un ulteriore Avviso, per soli titoli, per la copertura di due posti di dirigente medico a tempo pieno e determinato, disciplina di cardiologia, per la durata di sei mesi, eventualmente prorogabili, fatta salva la risoluzione al termine dell’aspettativa di uno dei due dirigenti medici o con la copertura a tempo indeterminato di uno dei due posti. Punto. [Continua in basso]

Da febbraio all’1 giugno autorizzate le prestazioni aggiuntive

Dallo scorso febbraio, e fino all’1 giugno, il poco personale in servizio nell’Unità operativa di cardiologia ha inoltre lavorato in regime di prestazioni aggiuntive. Inevitabile la strada seguita dall’Azienda sanitaria stretta, da un lato, da una insanabile carenza di personale medico e, dall’altro, dalla fisiologica collocazione a riposo dei sanitari anziani (evidentemente ancora tutti da rimpiazzare). Messi, dunque, insieme questi due fattori costringono in uno stato di fortissima sofferenza il reparto ed il personale medico-sanitario in servizio, quest’ultimo costretto a svolgere di continuo lavoro straordinario pur di assicurare la copertura delle prestazioni sanitarie. «Il ridotto numero di medici in turno – è scritto nella delibera del commissario dell’Azienda sanitaria che all’epoca ha autorizzato il lavoro straordinario -, stante l’assenza attuale di quattro unità mediche nel contesto di un organico già per sé carente (tra medici in aspettativa elettorale, altri per dimissioni volontarie o in aspettativa per incarico presso altra Asp o, ancora, in congedo per malattia), determina l’impossibilità di garantire i livelli minimi di assistenza nella cardiologia Utic dell’ospedale di Vibo Valentia. Per tali ragioni «l’effettuazione delle prestazioni aggiuntive è indispensabile al fine di garantire l’erogazione delle attuali attività assistenziali e dei servizi» della suddetta Unità operativa dello “Jazzolino”.

Ad aprile la nomina del nuovo primario

Intanto – appena ad aprile scorso – è stato conferito a Francesco Emanuele Bilotta l’incarico di sostituzione di responsabile (primario) dell’Unità operativa di cardiologia-Utic per un periodo di nove mesi. Il nuovo incarico è stato assegnato dal commissario straordinario con propria delibera e, naturalmente, una volta valutata e considerata la «motivata proposta» avanzata dal direttore del Settore gestione e sviluppo delle risorse umane e formazione Gianfranco Ielo che ha, appunto, proposto di affidare l’incarico al cardiologo Francesco Emanuele Bilotta, risultato vincitore dell’Avviso pubblico interno. Bando con il quale la dirigenza dell’Asp, considerata l’assenza, tra gli altri, del responsabile del reparto (Michele Comito, ndr), ha invitato i «dirigenti della struttura medesima, titolari di uno degli incarichi previsti dalla normativa vigente, a presentare il proprio curriculum formativo e professionale, per il conferimento del relativo incarico di sostituzione.

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