Sicurezza alimentare, l’Asp di Vibo non ha personale e i controlli sono a rischio: sì al lavoro straordinario
Al collasso il Servizio igiene e alimenti della nutrizione (Sian) e il commissario autorizza le prestazioni aggiuntive. Le attuali carenze di dirigenti medici determinano «l’impossibilità a garantire i Livelli essenziali di assistenza (Lea) assegnati al Sian»
Sanità pubblica vibonese stretta in un vicolo. Ormai non si sa più come fronteggiare la carenza di personale che ha investito il settore come un autentico tsunami e che, dunque, mette in ginocchio l’attività nel territorio nel suo insieme. Per dare risposte si procede da un lato con la proroga dei contratti di lavoro del personale precario in servizio, unitamente all’attivazione delle procedure concorsuali ma per pochi posti, e, dall’altro, con l’attivazione delle procedure delle prestazioni aggiuntive. E così succede che il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia Giuseppe Giuliano debba firmare per il lavoro straordinario del personale del Servizio igiene e alimenti della nutrizione, servizio che si “occupa della sicurezza alimentare a tutela del consumatore attraverso il controllo delle attività di produzione, trasformazione, trasporto, deposito, commercializzazione e somministrazione degli alimenti e delle bevande e interviene nei casi di emergenza e allerta alimentari”. I dirigenti medici in servizio nell’Unità operativa Igiene degli alimenti e della nutrizione-Sian dell’Asp sono stati, pertanto, autorizzati dal commissario straordinario ad assicurare le attuali attività ricorrendo, dove necessario ed indispensabile, alla prestazione aggiuntiva, fino al 31 dicembre prossimo per un totale di 288 ore al fine di assicurare i Livelli essenziali di assistenza (Lea) assegnati al Sian. [Continua in basso]
La carenza di medici determina l’impossibilità di assicurare i servizi
Le attuali carenze di dirigenti medici determinano, infatti, – si legge nella delibera del commissario straordinario – «l’impossibilità a garantire i Livelli essenziali di assistenza (Lea) assegnati al Sian» dalle normative regionali, nazionali ed europee, per la tutela della salute pubblica per evadere, inoltre, le richieste da parte di enti, istituzioni (Procura della Repubblica, Nas, Carabinieri, Comuni) e cittadini». Addirittura «la raccomandazione in corso di Audit, effettuata dalla task force commissariale della sanità pubblica veterinaria e Sian della Regione Calabria già in data 24 ottobre del 2019, evidenziava che nell’organico Sian di Vibo Valentia «vi è una grossa carenza di figure professionali quali medici e tecnici della prevenzione, nonché di figure riconducibili all’area amministrativa». Una successiva nota del Dipartimento tutela della salute e servizi sociali e socio-sanitari della Regione Calabria del 17 settembre del 2021, avente per oggetto: obbligo della implementazione anagrafica imprese alimentari registrate e riconosciute siano inserite nel sistema informatico nazionale Sivsa (Sistema nazionale di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria), invitava quindi «i commissari straordinari delle Aziende sanitarie provinciali e i direttori di prevenzione a voler prendere ogni iniziativa utile per colmare il gap in tempi rapidi».
A tutto ciò si è unita anche una richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia tramite un apposito procedimento del 22 gennaio del 2020. Infine, all’Azienda sanitaria provinciale è giunta la nota del responsabile della segreteria del Dipartimento di Prevenzione del 17 novembre del 2021 in cui fa presente che a seguito del suo collocamento a riposo per raggiunti limiti di età «rimarranno scoperte importanti attività afferenti all’Unità operativa di Igiene degli alimenti e della nutrizione».
Le prestazioni aggiuntive indispensabili per garantire i Lea
A questo punto – fa presente il direttore del Dipartimento di prevenzione ad interim Giuseppe Rodolico nella sua richiesta di autorizzazione delle prestazioni aggiuntive al commissario straordinario – «l’effettuazione delle prestazioni aggiuntive è indispensabile al fine di assicurare i Livelli essenziali assistenza (Lea) assegnati al Sian dalle normative regionali, nazionali ed europee, e per evadere, inoltre, le richieste da parte di Enti, Istituzioni e quanto richiesto dal Dipartimento regionale tutela della salute e servizi sociali. Tali prestazioni aggiuntive, da rendersi al di fuori dell’orario di servizio istituzionale, in regime di attività libero-professionale, saranno remunerate secondo la tariffa orario prevista dalla legge in materia». Da qui il via libera – come anticipato – al lavoro straordinario per i dirigenti medici del suddetto servizio da parte del commissario straordinario Giuseppe Giuliano.