Trasferimento 118 di Vibo: chiuso il “caso” Pernocari, l’Asp cerca altri locali e indice un bando pubblico
L’Azienda sanitaria provinciale predispone una apposita manifestazione di interesse rivolta ai privati: ecco fino a quando si potrà fare domanda e da quando dovranno essere resi disponibili gli immobili
Tanto tuonò che piovve: la postazione del 118 dell’ospedale di Vibo Valentia sarà trasferita, ma rimarrà comunque in città. Alla fine delle polemiche, infatti, chiuso il “caso” Pernocari – che ricordiamo più avanti – l’Azienda sanitaria provinciale ha deciso di indire una manifestazione di interesse per la ricerca di immobili ma nel solo territorio comunale per il trasferimento del 118, che consta di due ambulanze attive (più una di appoggio in caso di emergenza) e 20-30 operatori che si danno i turni. «Nello specifico – è scritto nel bando pubblicato nella giornata di ieri – all’interno del presente Avviso pubblico sono previste due tipologie di immobili per i quali si può manifestare interesse, uno in grado di accogliere due postazioni di Suem 118 e uno in grado di accogliere una sola postazione. I soggetti interessati possono presentare domanda per l’una o per l’altra categoria o per entrambe, naturalmente provvedendo a inviare doppia manifestazione di interesse, uno in grado di accogliere due postazioni di Emergenza-Urgenza, l’altra una soltanto. L’Azienda si riserva di decidere in relazione alle proprie scelte strategiche, se allocare solamente una postazione di 118 nel Comune di Vibo Valentia». [Continua in basso]
Locali disponibili entro il primo agosto
La suddetta indagine di mercato, dunque, vuole verificare l’eventuale presenza, nel territorio del Comune di Vibo Valentia, di un immobile per poter realizzare due postazioni di Suem 118 e, contestualmente di un immobile per ospitare una sola postazione. In entrambi i casi l’immobile dovrà essere disponibile a partire del prossimo 1 agosto e dovrà obbligatoriamente possedere alcuni requisiti e caratteristiche tipologiche che sono indicate nell’Avviso pubblicato dall’Azienda sanitaria. «Nel caso di immobile privo dei requisiti – si legge sempre nel bando – la proprietà si deve impegnare ad adeguare gli spazi. Qualora vi fosse necessità di effettuare lavori di adeguamento o di completamento, l’immobile dovrà essere ultimato, reso disponibile all’uso e consegnato, completamente agibile e funzionante in ogni sua parte, anche per quanto riguarda utenze e servizi, entro trenta giorni alla data di conclusione della trattativa, attestata dall’approvazione dello schema del contratto e il ricovero delle ambulanze». I soggetti interessati al bando dovranno presentare domanda, con la relativa documentazione, entro e non oltre il prossimo 30 giugno.
A fine maggio lo scoppio del “caso” Pernocari
La vicenda relativa alla postazione del 118 dell’ospedale civile Jazzolino a fine maggio aveva scatenato vibrate proteste dopo che dalla sede di Palazzo ex Inam era stata paventata l’ipotesi di un suo trasferimento a Pernocari, frazione di Rombiolo. A renderlo noto era stato il segretario provinciale del sindacato Fials, Amerigo Colaci. «In una riunione avuta tra i sindacati e i vertici dell’Asp di Vibo – spiegò all’epoca il sindacalista–, il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale Giuseppe Giuliano ci ha informati che sarà ristrutturata l’ala in cui si trova Malattie infettive e verranno ampliati i posti letto dello stesso reparto. Ma del destino del 118, che proprio in quell’ala attualmente ha sede, non ha fatto parola». Poi la sorpresa: gli operatori del 118 di Vibo sono stati informati che la postazione sarebbe stata trasferita a Pernocari, in una struttura messa a disposizione dal Comune di Rombiolo. [Continua in basso]
Il passo indietro dell’Azienda
Davanti a tale ipotesi forte è stata la protesta da parte delle parti sociali e dei sanitari interessati. E nel corso di una riunione svoltasi nella sede dell’Azienda sanitaria, dopo che gli operatori sanitari del Servizio di emergenza e urgenza si erano radunati davanti agli uffici di via Dante Alighieri per protestare contro la decisione del management, dettata – appunto – dalla necessità di ampliare i posti letto di Malattie infettive usando i locali del nosocomio dove attualmente ha sede il 118 di Vibo, ai sindacati presenti all’incontro (oltre alla Fials che ha sollevato il caso, anche Uil, Fsi e Nursing up) i vertici dell’Azienda hanno riferito di avere sospeso la decisione di trasferire a Pernocari la postazione del 118. Tradotto: pur rimanendo la volontà dell’Asp di ampliare Malattie infettive, per il 118 – è stato riferito – sarebbe stata adottata un’altra soluzione per fare in modo che la postazione resti in città. Da qui la scelta di pubblicare la manifestazione di interesse tesa a reperire locali idonei.
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