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Demenza senile, Centro diurno nel Vibonese per assistere pazienti e familiari: interessati 15 Comuni

Avviso pubblico da parte del Comune di Vibo Valentia - in qualità di ente capofila dell'Ambito Territoriale 1 - rivolto al Terzo Settore al fine di pensare e progettare insieme un modello di struttura

Demenza senile, Centro diurno nel Vibonese per assistere pazienti e familiari: interessati 15 Comuni
Palazzo Luigi Razza, sede del Comune

Nuovo Avviso pubblico da parte del Comune di Vibo Valentia – in qualità di ente capofila dell’Ambito Territoriale numero 1 – rivolto ai soggetti del Terzo Settore al fine di co-progettare interventi a favore delle persone con disabilità. In questo caso si tratta di realizzare un modello di “Centro diurno semi-residenziale per l’accoglimento di affetti da Alzheimer” (gli interventi sono rivolti agli utenti con diagnosi di demenza ed altri disturbi neurologici in ambito geriatrico e alle loro famiglie) da attivare in uno dei Comuni ricadenti all’interno dell’Ambito Territoriale che comprende, oltre al Comune capoluogo, altri 14 enti locali del Vibonese (Filadelfia, Filogaso, Francavilla Angitola, Francica, Ionadi, Maierato, Mileto, Monterosso, Pizzo, Polia, San Costantino, San Gregorio d’Ippona, Sant’Onofrio, Stefanaconi). La co-progettazione si dovrà portare avanti anche in collaborazione con il Servizio sociale territoriale, con il Sistema sanitario territoriale ed in sinergia con la rete territoriale del Terzo Settore.

Va detto, inoltre, che nella conferenza dei Sindaci dei Comuni dell’Ambito Territoriale di Vibo Valentia è stata condivisa la strategia per il coinvolgimento attivo da parte di enti del Terzo Settore a collaborare nella co-programmazione e co-progettazione degli interventi sulle tematiche dell’inclusione sociale da realizzare a valere sui fondi regionali, nazionali e comunitari. La domanda di partecipazione al bando per la realizzazione del Centro diurno dovrà essere presentata entro e non oltre il 31 marzo prossimo. Le risorse assegnate dalla Regione Calabria per la realizzazione del progetto oggetto dell’Avviso ammontano complessivamente ad 60.223,94 euro. [Continua in basso]

Finalità degli interventi

«Le finalità dell’intervento afferente al “Centro diurno semi-residenziale per l’accoglimento di affetti da Alzheimer – si legge nell’Avviso pubblicato dal Comune capoluogo –  è quello di attivare o potenziare la rete dei servizi territoriali rivolti alle persone con eziopatogenesi di tipo neuro-degenerativo, deterioramento cognitivo e sindromi demenziali (Alzheimer, o altre forme di demenza), allo scopo di alleggerire il gravoso carico assistenziale delle  famiglie in contesti domestici nei quali la capacità di supportare il proprio familiare è del tutto  insufficiente o inadeguata, specie in ambienti caratterizzati da miseria ed emarginazione sociale. Il soggetto o i soggetti, che, a seguito del percorso di co-progettazione, collaborerà o collaboreranno con l’Ambito numero 1 per la realizzazione del progetto approvato – spiega sempre il Bando – si impegna o si impegnano ad assumere le finalità suddette. Oltre che a concorrere alla costruzione degli orientamenti che guideranno le azioni di prevenzione e di sostegno svolte da parte degli Ambiti Territoriali delle organizzazioni di volontariato e dalle associazioni di promozione sociale del Terzo Settore nei confronti del paziente con Alzheimer e dei familiari/caregiver».

Gli obiettivi che si intendono raggiungere

Gli obiettivi che, invece, si intendono perseguire con la realizzazione del Centro diurno consistono nel perseguimento di diverse strade. Tra esse, «fornire informazioni sugli aspetti medici, assistenziali, psicologici e sociali della demenza», nonché «offrire la possibilità di condividere i propri problemi e di poterne parlare apertamente». Ma anche «promuovere la socializzazione e prevenire l’isolamento delle persone con demenza e delle loro famiglie» e «consentire una diminuzione e contenimento dei disturbi psico-comportamentali, ed un rallentamento del decadimento cognitivo e delle funzioni senso-motorie».

E ancora: «Favorire il rilassamento e il benessere psicologico degli utenti» e «sostenere i caregiver nell’elaborazione e nell’accettazione della malattia», fornendo «formazione e informazione ai familiari e alle persone che si occupano dell’assistenza al alato per garantire un corretto ed efficace approccio». Il Centro punta anche a «fornire un collegamento con i servizi della rete dell’assistenza e cura della malattia (servizi sociali e domiciliari, ambulatori per le demenze, strutture di ricovero)» ed a «costruire reti territoriali di servizi pubblici e del privato sociale finalizzate al sostegno di soggetti con disabilità e con bisogni complessi».

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