giovedì,Novembre 21 2024

Carcere di Vibo, stop ai casi Covid: la Cisl ringrazia personale e direttore

Il delegato provinciale della Federazione nazionale sicurezza del sindacato confederale Sergio Pascale esalta il lavoro della Polizia penitenziaria e «l’ottima gestione» della struttura

Carcere di Vibo, stop ai casi Covid: la Cisl ringrazia personale e direttore
L'ingresso del carcere di Vibo Valentia

«La presente Federazione nazionale sicurezza-Cisl non può esimersi dall’evidenziare come a partire dalla scorsa settimana non vi siano più casi di Covid 19 all’interno del penitenziario. Risultato a cui si è pervenuto grazie all’ottima gestione operata dal comandante Salvatore Conti e dal direttore Angela Marcello, con il fondamentale impegno delle oltre 200 unità di Polizia penitenziaria in servizio presso il carcere vibonese. Lo afferma in una nota il delegato provinciale della Fns-Cisl Sergio Pascale.

«In altri penitenziari – prosegue il sindacalista – analoghe situazioni pandemiche si sono risolte solo grazie all’intervento di personale in supporto da altre carceri, mentre nel nostro caso, come di consueto, è bastata l’ottima gestione dei nostri amministratori, e lo zelante impegno del personale operante a Vibo Valentia, che questa federazione ringrazia. Si tratta di un carcere che infatti anche nel corso dell’anno, in via quasi esclusiva (malgrado vi siano più di 12 penitenziari), ha fornito supporto anche ad altre case circondariali durante le varie emergenze pandemiche registrate a livello regionale, e che da diversi mesi assicura, pur essendo al di fuori del circondario di competenza, la sicurezza delle aule di udienza durante i maxi processi in corso presso l’aula bunker di Lamezia Terme, come “Rinascita Scott”». [Continua in basso]

I risultati ottenuti soprattutto nell’ultimo anno evidenziano, tuttavia, a parare del responsabile provinciale del sindacato di categoria, «come tanti e forse troppi detenuti di difficile gestione (in quanto pericolosi e riottosi) vengano trasferiti presso il carcere di Vibo Valentia, anche da altre regioni. E questo solo perché è notorio che il penitenziario vibonese, che non è un carcere duro ma giusto, sia capace di gestire i casi detentivi più critici. Tuttavia   -aggiunge Sergio Pascale – questa federazione chiede anche ai vertici regionali una più equa distribuzione dei casi detentivi più problematici, in quanto il personale di Vibo Valentia percepisce stipendio identico ad altri dipendenti dei diversi penitenziari. E, pertanto, occorre non sovraccaricare il personale di Polizia penitenziaria di Vibo Valentia, a causa degli eccellenti risultati gestionali riportati nell’ultimo anno, tra cui si evidenzia neanche un decesso da virus da Covid 19, e assenza di aggressioni al personale, registratesi nella maggior parte delle carceri italiane, solo grazie alle eccellenti guide del direttore e del comandante e soprattutto all’impegno e alla professionalità del personale operante a cui rendo il ringraziamento di questa federazione».

Da qui l’invito da parte del sindacato confederale al prefetto Roberta Lulli, «con cui è evidente l’eccellente connubio di collaborazione con li direttore Angela Marcello ed il dirigente Salvatore Conti, a cercare di intercedere presso il Governo per sanare la situazione di abbandono nazionale in cui versa la Polizia penitenziaria (oggi straordinariamente e finalmente  presente anche presso il duomo di Vibo Valentia, in occasione delle celebrazioni in onore del santo patrono), malgrado le enormi criticità gestionali amplificate dalla pandemia».

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