giovedì,Novembre 21 2024

Asp di Vibo, a Medicina il lavoro straordinario non basta, ora si cerca subito altro personale

Il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale Giuseppe Giuliano dà il via libera all’assunzione di nuovi sanitari specializzati in Medicina Interna, nelle more delle procedure dell’Avviso per la mobilità regionale e interregionale

Asp di Vibo, a Medicina il lavoro straordinario non basta, ora si cerca subito altro personale

Prima l’attivazione delle procedure per le prestazioni aggiuntive del personale sanitario in servizio all’interno dell’Unità operativa di medicina dell’ospedale civile “Jazzolino” di Vibo Valentia, adesso invece l’Azienda sanitaria provinciale decide anche di assumere subito, a tempo determinato, tre medici specialisti in Medicina Interna, nonostante ci sia già un bando per la mobilità regionale e interregionale per la copertura dei suddetti posti. Insomma, è corsa contro il tempo. Le prestazioni aggiuntive, evidentemente, non bastano e per le procedure del bando già pubblicato bisogna attendere, mentre è necessario riuscire a reclutare adesso nuovo personale medico-sanitario per garantire nell’immediato turni e servizi e fare respirare i sanitari in servizio. [Continua in basso]

Dal lavoro straordinario alla ricerca di altro personale

L’ospedale civile Jazzolino di Vibo Valentia

Ma procediamo con ordine: così ha scritto il direttore facente funzioni del dipartimento di Medicina Antonio Talesa affinché venisse autorizzato il lavoro straordinario ai medici: «Le attuali carenze di organico determinano l’impossibilità di assicurare la regolare turnistica e l’erogazione dei servizi al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza». Allarme rosso, dunque. E il commissario straordinario Giuseppe Giuliano ha, pertanto, subito firmato la delibera con la quale ha autorizzato i dirigenti medici dell’Unità operativa di medicina dello “Jazzolino” «ad assicurare le attuali attività assistenziali» tramite anche le prestazioni aggiuntive, autorizzate fino al 30 aprile prossimo, e comunque prorogabili fino al termine dello stato di emergenza,  «per garantire – ha scritto nella delibera il massimo responsabile della sanità vibonese – l’erogazione degli attuali livelli di assistenza e scongiurare possibili interruzioni di continuità assistenziali». Ma, evidentemente, questo non basta. Serve altro. E anche subito pur di assicurare proprio i servizi essenziali puntualmente ricordati da Antonio Talesa e soprattutto stante la «grave carenza di organico» e «per il perdurare della pandemia da Sars-Covid 2 che impone misure sanitarie adeguate». Da qui, presumibilmente, la decisione da parte del direttore della gestione e sviluppo delle risorse umane e formazione Gianfranco Ielo di proporre in queste ultime ore al commissario straordinario di procedere all’indizione di un Avviso pubblico, per soli titoli, per la copertura a tempo determinato, per sei mesi eventualmente prorogabili, di tre posti da dirigente medico disciplina Medicina Interna. E Giuseppe Giuliano anche in questo caso non è stato fermo a guardare. Ha, pertanto, accolto pienamente la proposta lanciata dal direttore Gianfranco Ielo ad ha dato il via libera all’Avviso pubblico per il reclutamento di tre nuovi dottori specializzati in Medicina Interna. 

Si attende la mobilità regionale e interregionale

Il tutto, però, nelle more dell’espletamento della procedura di mobilità regionale e interregionale, autorizzata con la delibera del 17 gennaio scorso. Si, perché l’Azienda sanitaria provinciale ha indetto in merito il bando pubblico per la copertura dei suddetti posti.  Va, infine, ricordato che – in virtù proprio della cronica carenza di organico –   l’Azienda sanitaria in poche settimane ha autorizzato le prestazioni aggiuntive pure per i dirigenti medici del Dipartimento di Emergenza-Urgenza, ossia quelli in servizio nei Pronto soccorso (che comprendono anche il servizio di emergenza 118 e la Rianimazione) degli ospedali civili di Vibo Valentia, di Tropea e di Serra San Bruno, per i medici di Anestesia e Rianimazione, per i dirigenti medici dell’Unità operativa di Radiologia e, infine, per i sanitari del reparto di Cardiologia dell’ospedale del capoluogo.  

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