Sanità, in Calabria rinnovo dei macchinari: nel Vibonese arrivano nuove tac e risonanze
In tutta la regione saranno spesi 86 milioni di euro per sostituire apparecchiature ormai obsolete e per potenziarne altre. Coinvolti anche gli ospedali di Vibo, Tropea e Serra. Ecco cosa prevede il nuovo decreto di Occhiuto
Tre nuove tac, un nuovo mammografo, una nuova risonanza e il potenziamento di una già esistente. È quello che spetta agli ospedali del Vibonese, secondo il decreto firmato dal commissario ad acta della sanità calabrese Roberto Occhiuto relativo al “Programma di ammodernamento tecnologico”. Una manovra da 86 milioni di euro (finanziamento statale di 82 milioni più altri 4 messi a disposizione dalla Regione) che consentirà, nelle strutture sanitarie pubbliche calabresi, di sostituire 59 apparecchiature ormai obsolete e potenziarne altre 23. Di questi 82 interventi, 6 riguardano appunto l’Asp di Vibo Valentia e impiegheranno in totale 4 milioni e 140mila euro. [Continua in basso]
Rinnovare apparecchiature e migliorare liste d’attesa
Le apparecchiature prese in considerazione hanno tutte un’età superiore al periodo di adeguatezza tecnologica fissato in 7 anni e alla soglia di obsolescenza (5 anni). Da qui l’esigenza di rinnovarle, con lo scopo anche di potenziare l’offerta, riducendo così le liste d’attesa e l’emigrazione sanitaria.
Il decreto di Occhiuto va a modificare e integrare quello del novembre 2020 firmato dall’allora commissario Cotticelli, a cui era seguita una richiesta di chiarimenti da parte del ministero della Salute. Chiarimenti che la Regione Calabria ha fornito, per tramite di una relazione redatta col contributo di Agenas, e di cui il dicastero ha preso atto. Dunque, ora, il nuovo decreto che approva definitivamente il Programma di ammodernamento tecnologico, allo scopo – si legge – «di evitare ogni ulteriore perdita di tempo propedeutica a dotare fisicamente, quanto prima, le Aziende del Ssr calabrese di un migliore patrimonio tecnologico e strutturale».
L’elenco degli interventi è stato integrato tenuto conto dei dati trasmessi dalle singole aziende sanitarie e ospedaliere, «afferenti alla intervenuta loro vetustà e obsolescenza (delle apparecchiature, ndr), ai volumi di attività prodotti e quelli ideali, alle problematiche delle liste di attesa, ai benefici e miglioramenti attesi». E si è tenuto conto anche di esigenze «sopravvenute per effetto e come conseguenza dell’emergenza Covid-19».
Nuove apparecchiature richiedono chiaramente anche nuovo personale tecnico e sanitario: «In tal caso – è scritto nel decreto – le aziende potranno procedere ad integrare gli organici con le figure professionali necessarie e, nelle more, provvederanno a sopperire provvisoriamente, allo scopo di non fare svanire nel frattempo alcuna relativa pratica assistenziale, mediante personale assunto a tempo determinato».
Le apparecchiature in arrivo a Vibo, Serra e Tropea
Per quanto riguarda la provincia di Vibo Valentia, le nuove apparecchiature previste dal decreto sono destinate allo Jazzolino e agli ospedali di Tropea e Serra San Bruno.
Allo Jazzolino di Vibo arriveranno una tac e una risonanza magnetica nuove che andranno a sostituire quelle acquistate nel 2007. «L’utilizzo di attrezzature obsolete – è scritto nella relazione che accompagna il decreto – ha un forte impatto sulla spesa sanitaria in termini di costi manutenzione, piuttosto elevati, a fronte di bassa redditività e minore efficienza produttiva. In particolare, l’attuale TAC 32 strati sarà sostituita con una TAC 128 strati che consentirà di avere diagnosi più accurate con una forte riduzione delle dosi di radiazioni e dei tempi di acquisizione delle immagini. L’attuale RM 1.5 Tesla, invece, sarà sostituita con una RM di 1.5 Tesla di ultima generazione che consentirà di eseguire studi specifici non effettuabili con la precedente apparecchiatura, in particolare nel campo cardiologico e nel campo urologico». Per l’ospedale di Vibo inoltre è previsto il potenziamento di un’altra risonanza magnetica: sarà di tipo “aperta” e consentirà di «potenziare l’offerta sanitaria pubblica con conseguente decongestionamento delle altre strutture dell’Asp e riduzione delle liste di attese» e di «assicurare un maggiore confort per i pazienti claustrofobici».
Nell’ospedale di Serra San Bruno arriveranno una Tac e un mammografo nuovo. La vecchia Tac 16 strati acquistata nel 2008 sarà sostituita con una Tac 64 strati. Un mammografo digitale con tomosintesi prenderà invece il posto dell’attuale mammografo analogico attivo dal 2012.
Anche per Tropea è prevista una nuova Tac, che «consentirà di avere diagnosi più accurate con una forte riduzione delle dosi di radiazioni e dei tempi dell’esame». In particolare, la Tac 16 strati presente nel nosocomio dal 2008 sarà sostituita con una Tac 64 strati.
Una volta approvato definitivamente il Programma di ammodernamento tecnologico, non resta che aspettarne l’effettiva realizzazione. A tal proposito, il commissario Occhiuto e il sub commissario Esposito hanno chiesto al ministero della Salute «l’ammissione a finanziamento degli interventi previsti nel Programma».