Emergenza Covid nel Vibonese, l’Asp assume altro personale medico
Timori per la nuova variante. Prevista dall’Azienda la stipula di contratti di lavoro a tempo determinato per professionisti specializzati in Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica
La pandemia da Covid 19 non si ferma e anche nel Vibonese la tanto temuta quarta ondata si fa sentire con numeri preoccupanti nell’intero territorio provinciale. A Palazzo ex Inam di via Dante Alighieri, sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, di giorno in giorno si studiano strategie, si predispongono appositi Piani, per affrontare l’emergenza sanitaria in atto, ma soprattutto si predispongono e si approvano Avvisi pubblici e bandi per l’assunzione (anche se a tempo determinato) di nuovo personale medico-sanitario e infermieristico finalizzato a dare risposte ai cittadini e gestire nel migliore dei modi l’emergenza pandemica. Ricordiamo che all’ospedale civile “Jazzolino” di Vibo Valentia ci sono attualmente 18 posti Covid gestiti dal reparto di Malattie Infettive: dieci sono allestiti per terapia semi-intensiva, mentre otto sono di Obi (Osservazione breve intensiva). In provincia si può contare poi su ulteriori dieci posti letto Covid nell’ospedale di Tropea: qui vengono trasferiti i pazienti che hanno superato la fase critica e sono ormai in via di guarigione. [Continua in basso]
Le ultime assunzioni per fronteggiare l’emergenza Covid
Ultima, ma solo in ordine di tempo, nel fine settimana la decisione da parte del management aziendale, guidato dal commissario straordinario dell’Asp Maria Bernardi, di procedere con l’ulteriore assunzione di tre dirigenti medici, specializzati in Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica, per un totale quindi di sei nuovi medici da destinare alla gestione dell’emergenza Covid. Inizialmente era prevista la “chiamata” di soli tre sanitari: il 23 settembre scorso, infatti, l’Asp ha disposto di procedere all’indizione di un Avviso pubblico, per soli titoli, per la copertura a tempo determinato di tre posti di dirigente medico nella disciplina di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica. Il 13 novembre successivo si è, poi, proceduto «all’ammissione dei candidati, all’approvazione della graduatoria e alla relativa assunzione in servizio dei primi tre classificati, a tempo determinato e a tempo pieno, per un periodo di sei mesi prorogabili, nelle more dell’espletamento della procedura di reclutamenti».
Tuttavia, – si legge nella delibera del commissario straordinario dell’Asp che dà il via libera all’assunzione di ulteriore personale medico -, «al fine di fronteggiare gli effetti pandemici dovuti alla nuova variante di Sars-Covid, e al perdurare dell’emergenza sanitaria, la direzione generale lo scorso 23 dicembre ha disposto di procedere allo scorrimento della graduatoria di merito», e di procedere all’assunzione «di ulteriori tre unità, a tempo determinato e a tempo pieno, per un periodo di sei mesi prorogabili». [Continua in basso]
Giorni fa il reclutamento di infermieri e operatori socio-sanitari
In arrivo, intanto -come scritto giorni fa – nelle strutture ospedaliere e sanitarie della provincia dodici nuovi infermieri e sei operatori socio-sanitari da destinare all’implementazione dei percorsi Covid 19 e, in particolare, all’attività di tracciamento e monitoraggio dell’andamento dell’emergenza sanitaria determinata dal virus Sars Covid 19. Maria Bernardi nei giorni scorsi ha dato il via libera al Servizio delle professioni sanitarie di definire tutte le procedure di assunzione a tempo determinato per la durata di sei mesi, eventualmente anche rinnovabili, dei suddetti infermieri e operatori socio-sanitari. Quanto stabilito dal management aziendale di via Dante Alighieri è, infatti, dovuto – si legge nella delibera del commissario straordinario – «al notevole incremento di casi di positività al virus Sars Covid 19 della popolazione residente della provincia di Vibo Valentia» e, pertanto, «si ravvisa la necessità di potenziare con somma urgenza i servizi preposti al monitoraggio e gestione dell’emergenza pandemica determinata dal Coronavirus». Anche e soprattutto perché «l’Azienda sanitaria provinciale ha l’obbligo di mantenere e rafforzare l’attività di monitoraggio e gestione dell’emergenza pandemica in tutti gli ambiti di cura e in quelli della prevenzione».