A Vibo due neonati tra i nuovi positivi al Covid: contagi in crescita e reparto dello Jazzolino saturo
Il primario di pediatria Salvatore Braghò torna a parlare degli effetti del virus sui bambini e ammonisce i genitori: «Bisogna avere paura della malattia non del vaccino». Pronto soccorso al collasso
Vibo Valentia e provincia sono nel pieno della quarta ondata. Il reparto Covid dello Jazzolino è saturo e i pazienti vengono dirottati a Catanzaro. I numeri nella provincia sono preoccupanti. Solo ieri si sono registrati 79 positivi in più per un totale di 705 casi attivi. [Continua in basso]
Positivi al Covid due lattanti
Il coronavirus non sta risparmiando neppure i bambini ed i contagi sono in costante aumento. «Un neonato di cinque mesi, affetto da Covid, è stato trasferito la notte scorsa a Catanzaro», conferma il primario del reparto di pediatria dello Jazzolino, Salvatore Braghò. Un altro neonato sintomatico è invece in cura domiciliare. Le loro condizioni non sono preoccupanti, ma è la situazione in generale in ospedale che, ad avviso del pediatra, «rischia di precipitare». Un timore confermato anche dal referente Sanitario Aziendale Antonio Talesa: «Il 118 – dice – è al collasso e gli operatori sono esausti», lamenta il medico. Dal canto suo, il primario di pediatria parla di «un’affluenza costante di bambini al pronto soccorso. Molte persone – ribadisce – non hanno ancora capito che bisogna chiamare il medico di fiducia e non intasare il Pronto soccorso, soprattutto se si è affetti da Covid. L’infezione si cura a casa con le terapie adeguate e in caso di peggioramento sarà lo stesso medico a predisporre l’eventuale ricovero».
I sintomi nei bambini
Per quanto riguarda i sintomi, «nei bambini sono svariati. Non solo sintomatologia respiratoria, ma anche manifestazioni gastrointestinali e neurologiche. Si va dalla cefalea alla stanchezza, dalla tosse alla febbre. E se i sintomi nei bambini non sono particolarmente gravi. Ciò che preoccupa sono i sintomi a distanza. Alcuni piccoli pazienti sono finiti in terapia intensiva a causa di una nuova sindrome infiammatoria multisistemica, nota come MIS-C, apparentemente correlata all’infezione da SARS-CoV-2 e che si caratterizza per forte dolore addominale, disfunzione cardiaca e shock. Altro campanello d’allarme riguarda una percentuale di bambini che sviluppa sintomi prolungati del Long Covid. Gli effetti – spiega il medico – coinvolgono non solo la sfera emotiva. Dopo la malattia molti bambini continuano ad accusare sintomi come stanchezza e debolezza». [Continua in basso]
«Non temete il vaccino, ma la malattia»
Non ha dubbi il primario: «L’unico modo per attenuare i danni è il vaccino, i cui effetti collaterali, è stato dimostrato in altri Paesi che hanno iniziato prima di noi, sono limitati». Il medico insiste: «Non bisogna temere il vaccino, ma la malattia». Per il pediatra bisogna mettere da parte i timori e vaccinare anche i bambini per non precludergli la vita sociale che è fondamentale nel periodo dello sviluppo. «Come medico pediatra – aggiunge – mi sento di consigliare anche il vaccino antinfluenzale poiché i sintomi del raffreddore sono sovrapponibili a quelli del Covid».
Da domani il vaccino dai 5 agli 11 anni
L’appello è rivolto alle famiglie di bimbi in età scolare: «Auspichiamo una presa di coscienza da parte dei genitori che da domani potranno far vaccinare i propri figli che rientrano nella fascia d’età dai 5 agli 11 anni». Le inoculazioni saranno effettuate al centro commerciale Vibo Center nelle giornate di domani, sabato 18 e domenica 19 dicembre, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle 14 alle ore 16, mentre la prossima settimana, solo nei giorni di sabato e domenica i vaccini saranno effettuati in un ex asilo, posto tra via Manzoni e via Murmura.