Serra, l’opposizione attacca il sindaco: «Sulla sanità solo proclami»
Albano, Giancotti e Lagrotteria rinfacciano a Tassone «tutte le promesse non mantenute» ed accusano anche il duo Censore-Salerno: «Artefici del disastro sanitario regionale e locale»
A Serra San Bruno l’opposizione va all’attacco del primo cittadino in tema di sanità. I consiglieri Brunella Albano, Valeria Giancotti e Walter Lagrotteria riprendono il caso dei giorni scorsi, quando un uomo è rimasto per oltre mezz’ora a terra in attesa dell’ambulanza. Una situazione «inaccettabile» determinata da una condizione di sofferenza dell’ospedale San Bruno, che patisce, tra le altre cose, «l’assenza di una seconda ambulanza, la mancanza di un’automedica adeguatamente attrezzata, la carenza di personale in tutti i reparti, destinata ad acuirsi ancor più con i prossimi pensionamenti, attrezzature medicali oramai obsolete, e, non per ultimi, i problemi strutturali dei vari reparti, che necessitano di immediato intervento, oltre che dell’area del Pronto soccorso, dove i sanitari si trovano a lavorare in condizioni assolutamente inadeguate allo scopo».
Ebbene, davanti a tutto ciò, secondo gli esponenti dell’opposizione «il sindaco Luigi Tassone, che è anche presidente della Conferenza dei sindaci dell’ambito dell’Asp, sembra non riuscire ad andare oltre ai proclami». Il primo cittadino «del duo Censore-Salerno, principali colpevoli del declino sanitario regionale, provinciale e soprattutto locale, fa finta di non vedere e non sentire». Da qui, una serie di interrogativi rivolti a Tassone: «Che fine ha fatto “l’automedica 4×4 completa di equipe” che lei stesso ha promesso tramite un comunicato stampa dello scorso mese di dicembre? A cosa si riferiva quando, all’interno del suddetto comunicato, annunciava trionfalmente che “abbiamo posto rimedio a gravi lacune”? Si rende conto o no che, da diversi mesi a questa parte, sta prendendo in giro con le sue false promesse non solo i cittadini serresi ma tutti coloro i quali, nella zona, usufruiscono del nostro ospedale? Che fine hanno fatto le “azioni eclatanti per salvaguardare il diritto alla salute dei suoi concittadini e a tutela dell’ospedale” che lei stesso aveva annunciato parecchio tempo addietro?». Ma le «promesse disattese», secondo i tre consiglieri, sono tante altre. Dai nuovi posti letto all’ecografo per Medicina e così via.
Pertanto Albano, Giancotti e Lagrotteria chiedono a Tassone di adoperarsi fattivamente per convocare immediatamente la Conferenza dei sindaci senza «tergiversare in un comportamento che dimostra disinteresse per un organismo di vitale importanza nel mondo delle istituzioni che si occupano di sanità nella nostra provincia». I tre fanno poi notare che lo stesso organismo è monco da tempo, essendo decaduti dall’esecutivo i sindaci Costa, Rodolico e Pannia, e richiamando lo statuto fanno notare che si sarebbe dovuto procedere a nuove elezioni. «Ciò è accaduto – chiedono provocatoriamente – per disinteresse o interesse?». In chiusura, viene richiesto un incontro anche al direttore generale dell’Asp Elisabetta Tripodi, «affinché ci dia le dovute rassicurazioni che situazioni come quelle accadute nei giorni scorsi non accadano più ma soprattutto che ci fornisca informazioni giuste e dettagliate sullo stato attuale delle cose».