Mileto, il sindaco chiede la piena riapertura della guardia medica
Giordano ha inviato una missiva al riguardo, indirizzata a Regione e Asp. Al vaglio anche la carenza di personale del locale servizio di neuropsichiatria
La carenza di personale e la conseguente riduzione del servizio offerto agli utenti dai presidi di guardia medica diramati sul territorio provinciale, diventa oggetto di una missiva inviata dal sindaco di Mileto Salvatore Fortunato Giordano, al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, al commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia Maria Bernardi e al direttore del distretto sanitario Raffaele Bava. Nella lettera il primo cittadino chiede di ripristinare con urgenza il pieno servizio di Continuità assistenziale, attivo sul proprio territorio, e non solo. «L’essere costretti a rivolgersi altrove – spiega – sta provocando numerosi disagi e forti disservizi agli utenti di Mileto, che in piena notte si sono visti sbarrate le porte della postazione. Tale fatto determina, come è facile prevedere, una violazione del diritto alla salute per il territorio rappresentato, che, sede di Poliambulatorio e già sede del Distretto, si vede privato anche del servizio minimo essenziale della postazione di Continuità assistenziale.
Stessa situazione – aggiunge – si riverbera per il Csm e il servizio ambulatoriale di neuropsichiatria, dove il medico in servizio sta per andare in pensione e pertanto è necessario per tempo provvedere a inviare subito altri sanitari in sostituzione, in quanto gli utenti del territorio e del comprensorio, già in qualche occasione, avendo necessità di eseguire le note ed essenziali terapie mensili, si sono ritrovati ad essere rifiutati per mancanza di medici in sede». Il sindaco Giordano prosegue augurando «che nei piani di organizzazione di questa Asp si tenga conto che Mileto rappresenta da sempre sotto un profilo sanitario, il catalizzatore di diversi territori di comprensorio e che quindi si operi in vista di una riorganizzazione dei servizi a redistribuire i servizi anche sul Poliambulatorio di Mileto, riattivando in maniera compiuta una struttura adeguata». Infine, dopo essersi detto certo che queste problematiche sono già presenti nelle valutazioni e nella programmazione degli enti preposti, sollecita immediate decisioni al riguardo, «attesa la delicatezza dei servizi e della materia, che incidono su diritti primari costituzionalmente garantiti».