Blitz del Nas all’ospedale di Vibo, l’Udicon: «In Calabria sanità da codice rosso»
L’Unione per la difesa dei consumatori si dice disponibile a partecipare ad un tavolo di confronto con il ministro Giulia Grillo
Il presidente nazionale dell’Unione per la difesa dei consumatori (Udicon) Denis Nesci denuncia «lo stato di incredibile inefficienza della sanità pubblica in Calabria causato dal cronico disinteresse delle istituzioni locali verso un problema che giorno dopo giorno mostra tutte le sue criticità». L’ultimo episodio citato da Nesci è il blitz all’ospedale Jazzolino di Vibo dei Carabinieri del Nas che hanno controllato i reparti del nosocomio cittadino. «Dopo Locri, Polistena, Melito Porto Salvo, purtroppo tocca a Vibo Valentia – dichiara Nesci – e l’elenco è destinato ad aumentare giorno dopo giorno se i politici regionali continueranno a non prendere una seria posizione per sanare una situazione che penalizza i cittadini calabresi costretti a quel fenomeno di migrazione sanitaria verso altre regioni e che costa alla Regione Calabria centinaia di milioni ogni anno. Fino ad oggi – scrive Denis Nesci – la politica ed i vertici della Sanità in Calabria pare facciano finta di non vedere questo grave disagio sociale e non si preoccupano di trovare alcuna possibile soluzione per i cittadini calabresi. Non vanno bene le cose a Polistena come ad Oppido Mamertina, a Vibo Valentia, a Gioia Tauro ed a Palmi. Come a Taurianova o Cittanova. Ma la situazione e le cose non vanno bene altrove, come nell’alto Jonio cosentino da dove ci vengono segnalati casi di nosocomi che chiudono i reparti o di strutture al limite dell’agibilità ed organici sempre più carenti rispetto alle reali necessità degli utenti. Praia a Mare, Cetraro, Paola e Cosenza stessa non vivono una situazione migliore dei nosocomi reggini o vibonesi. È la sanità calabrese tutta – continua Denis Nesci – a trovarsi in uno stato di emergenza da “codice rosso”. Siamo in perfetta sintonia con la ministra Grillo quando dichiara che “bisogna rinnovare squadra e strategia”. Ed è per questo motivo che l’Udicon – conclude Denis Nesci – offre tutta la disponibilità possibile, rinnovando l’invito già rivolto al ministero ed agli enti regionali, alla costituzione di un tavolo di lavoro dove poterci adoperare per la soluzione dei tanti problemi della sanità calabrese».
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