domenica,Novembre 24 2024

Campagna vaccinale, personale di supporto insufficiente: l’Asp di Vibo costretta ad assumere

L’Azienda sanitaria decide di ampliare la task force di aiuto all’attività amministrativa per la gestione del programma

Campagna vaccinale, personale di supporto insufficiente: l’Asp di Vibo costretta ad assumere
L'hub vaccinale al Palavalentia
Un momento della campagna vaccinale

Il personale è insufficiente e così l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia amplia la task force di supporto all’attività amministrativa per la gestione del programma di vaccinazione anti Covid 19, il tracciamento della somministrazione, la rilevazione, il caricamento sulla piattaforma regionale e nazionale per il successivo inoltro dei dati dall’Asp. Costo stimato dell’operazione 60mila euro che – come si vedrà in fondo all’articolo – l’Azienda di Palazzo ex Inam si farà rimborsare. Nel fine settimana, dunque, vi è stata l’approvazione da parte del commissario straordinario dell’Azienda di via Dante Alighieri Maria Bernardi della delibera che dà il disco verde alla pubblicazione dell’apposito bando, «al fine di ricorrere – spiega l’atto commissariale – a sei nuove risorse aggiuntive, attraverso la stipula di contratti di collaborazione occasionale fino al 31 dicembre di quest’anno». [Continua in basso]

Indicazioni ministeriali e regionali

Maria Bernardi, commissario dell’Asp

In particolare, il management aziendale, nella sua scelta di allargare la task force, è stata soprattutto spinta dalle indicazioni ministeriali e regionali relative alla campagna di vaccinazione Sars CoV-2-Covid 19, che – viene ricordato nella delibera del massimo responsabile della sanità vibonese – «hanno delineato precisi protocolli e tracciato le procedure di registrazione per la massima trasparenza e tracciabilità». Tuttavia, tali indicazioni di lavoro «necessitano di notevoli risorse tecnologiche e umane, al fine di gestire più punti di somministrazione, pure mobili». Anche perché «per l’ottimizzazione dell’organizzazione e gestione della campagna vaccinale, l’Azienda è tenuta a garantire la funzionalità omogenea su tutto il territorio di competenza dell’Asp, attraverso l’impiego di personale direttamente nelle postazioni di somministrazione quale parte integrante dell’équipe preposta alla somministrazione del vaccino, per il tracciamento della prenotazione e della registrazione». Ma, l’attuale personale di supporto nell’attività amministrativa per la gestione del programma di vaccinazione, costituito dai dipendenti della stessa Azienda, attraverso l’avviso interno e in regime straordinario, nonché dal personale di un preciso bacino dei lavoratori in utilizzo presso l’Asp di Vibo Valentia, attraverso il progetto licenziato il 16 febbraio», evidentemente non è più considerato sufficiente a garantire una efficiente e veloce campagna vaccinale. Da qui la decisione di assumere anche in vista di una forte ripresa della campagna vaccinale.

Al via la seconda fase

Il personale oggi attivo nella task force di supporto messa in piedi a suo tempo dall’Azienda non è, infatti, ritenuto dai vertici di Palazzo ex Inam in numero adeguato, poiché l’Azienda ha in itinere l’organizzazione della seconda fase dell’attività di vaccinazione a decorrere del prossimo 1 settembre. Per tale ragione  – scrive la Bernardi nella sua delibera – «si rende necessario procedere all’affiancamento di nuovo personale rispetto alle risorse già presenti e destinate a vario titolo all’attività amministrativa della vaccinazione». L’Azienda, inoltre, potrà fare gravare i costi che deriveranno dall’aggiunta di nuovo personale sul bilancio per l’emergenza Covid 19 e saranno rendicontati dal direttore dell’esecuzione nei contratti di servizi e forniture Giuseppe Scarmozzino alla Regione Calabria per il successivo rimborso.   

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