Ambulanza e Poliambulatorio a Vibo Marina, la Pro loco all’Asp: «Si decida ora»
Articolato intervento del presidente dell’associazione di promozione turistica locale Enzo De Maria
«Sul ritardo nell’attivazione della postazione estiva Suem 118 a Vibo Marina e sull’opportunità che l’ambulanza fosse in modo più efficiente medicalizzata sono state fatte le opportune considerazioni da più parti. Ora si spera, per come possibile, in un coordinamento del servizio. Il detto popolare “meglio tardi che mai” trova giustificazione solo nel superamento di ostacoli e nel generare qualcosa di migliore, magari guardando oltre alle aspettative dei cittadini che trovano difficoltà di accesso ai servizi sanitari territoriali ancor più in periodo di covid». È questo l’inizio di una articolata nota, sulle storiche carenze sanitarie del territorio, del presidente della Pro loco di Vibo Marina Enzo De Maria. [Continua in basso]
Chiesta attenzione
«Quel che si desidera soprattutto – aggiunge quest’ultimo – è un reale cambio di mentalità, una maggiore attenzione da perseguire nel tempo, in modo serio e rispettoso, verso la grande comunità di Vibo Marina troppo spesso trascurata per vari motivi. Quel che si desidera – viene rimarcato ancora – è che Vibo Marina, cittadina marittima-portuale-industriale-turistica tra le più rilevanti in Calabria, sia compresa a pieno titolo nei piani dell’Asp ed nei progetti che tendano a risolvere la grave carenza di servizi socio-sanitari, a venire incontro i tanti bisogni di salute dei cittadini di Vibo Marina-Bivona-Porto Salvo-Longobardi-San Pietro, specie dei soggetti anziani e fragili, dei bambini che non hanno in loco neppure la possibilità di effettuare la vaccinazioni obbligatorie».
Invocata una scelta definitiva
Detto questo, il presidente sottolinea che quello che si vuole «è ora una decisione complessiva che porti all’apertura a Vibo Marina del Poliambulatorio specialistico gestito dall’Asp, come da “intesa raggiunta tra i rappresentanti comunali e aziendali”, ed a cui comunque tutti sono chiamati a collaborare. Il tutto per una medicina di prossimità, ancor più importante e necessaria nel periodo del covid, per la prevenzione di malattie neoplastiche, per il controllo e cura di importanti malattie croniche. Più volte e da più parti si è detto della urgenza e della necessità di un Poliambulatorio Asp – per come giustamente esiste già in altre realtà minori – un centro sanitario territoriale, un servizio moderno e funzionale dove siano a turno presenti per alcune ore la settimana vari medici specialisti, un punto prelievi per esami ematochimici e la diagnostica di base, il punto per le vaccinazioni obbligatorie ai bambini ed agli anziani, un servizio infermieristico diurno. In un luogo ampio e dignitoso intorno al quale magari organizzare un’Aft con gli ambulatori dei medici di famiglia e pediatri di libera scelta, la continuità assistenziale della guardia medica. Ed ancora, inserita in tale ambito, una postazione fissa del Suem 118 – non precaria e non occasionale – che raccordi anche i servizi di emergenza a terra con i servizi di emergenza a mare già esistenti quali la Guardia Costiera 1530, il Roan GdF, i Vigili del Fuoco di mare». [Continua in basso]
La battaglia
A tal fine, ricorda De Maria, «vi è stata una petizione firmata da migliaia di cittadini di Vibo Marina, varie azioni intraprese da amministratori e politici, sollecitazioni degli organi di stampa. Del Poliambulatorio a Vibo Marina è stata riconosciuta la necessità, c’è la volontà amministrativa e politica, vi è la possibilità di risorse specie in periodo di covid, vi è la disponibilità di ampi locali già visionati e di altri Enti a collaborare per una pronta fruizione. Si è quindi in attesa dei conseguenziali atti amministrativi che confermino la seria volontà dell’Asp, a cui – conclude il presidente della Pro loco – è stato già rivolto ringraziamento, a cui si guarda ancora in questi giorni attendendo passi concreti».