Postazioni di Guardie mediche nel Vibonese, il direttore Bava tranquillizza
Il responsabile del Distretto sanitario unico dell’Asp di Vibo interviene in merito alla paventata chiusura di alcune strutture
In risposta ai più recenti commenti intervenuti sulla stampa quotidiana in ordine alla paventata chiusura di alcune Postazioni di continuità assistenziale, ossia postazioni di Guardie mediche, il direttore del Distretto sanitario unico dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia Raffaele Bava, precisa quanto segue: «La decisione di procedere ad una temporanea rivisitazione delle Postazioni di continuità assistenziale dell’Asp, si è resa necessaria per sopperire alla carenza di medici cui assegnare, anche con incarichi a tempo determinato, la copertura dei turni di servizio. Tale carenza si è ulteriormente accentuata per le assenze per malattia di alcuni titolari di incarico di continuità assistenziale e per le numerose rinunce da parte di altrettanti medici che hanno optato per altri incarichi sia all’interno dell’Asp di Vibo che altrove. Corre tuttavia l’obbligo di sottolineare – aggiunge Bava – che, nonostante le oggettive difficoltà enunciate, non si è proceduto ad alcuna soppressione delle 39 postazioni presenti su tutto il territorio provinciale, ma semplicemente ad una temporanea unificazione di postazioni territorialmente vicine. Ciò è stato possibile grazie alla disponibilità di alcuni medici che hanno accettato di coprire turni supplementari, al fine di evitare che nessun assistito possa rimanere privo di assistenza sanitaria. Si precisa infine – chiude il direttore – che il commissario straordinario Maria Bernardi, sta individuando una imminente e congrua soluzione finalizzata a garantire tutti».