Vibo Marina senza alcun servizio sanitario essenziale, ma la Bernardi si rifiuta di darne conto
Il commissario dell’Asp diserta l’invito del presidente della IV commissione Roschetti: in primo piano Poliambulatorio specialistico, postazione Suem 118 e altro
Il Comune di Vibo Valentia chiama ma l’Azienda sanitaria provinciale rimane in silenzio e non risponde. E lo fa, peraltro, con il suo massimo responsabile, ossia l’attuale commissario straordinario dell’Asp vibonese Maria Pompea Bernardi, la quale non ha inteso rispondere all’invito del presidente Antonino Roschetti a partecipare ai lavori della IV commissione consiliare Politiche sociali del Comune. Sì, perché l’esponente del gruppo “Città Futura” avrebbe voluto capire a che punto si trova il procedimento per l’istituzione del Poliambulatorio specialistico e di una postazione del servizio di ambulanza 118 a Vibo Marina, frazione al momento completamente priva di qualsiasi servizio sanitario essenziale, a fronte invece di una popolazione complessiva nei territori delle Marinate di oltre ben diecimila persone che d’estate poi aumenta per via della presenza di turisti. [Continua in basso]
Annunci rimasti sulla carta
Per quanto riguarda il Poliambulatorio specialistico, il suo avvio era stato annunciato lo scorso 10 giugno a seguito dell’intesa raggiunta al termine di un apposito incontro svoltosi tra il commissario dell’Asp e il sindaco del Comune capoluogo Maria Limardo, l’opera tuttavia sembra essere finita tra quelle irrealizzate. «L’istituzione di un Poliambulatorio a Vibo Marina – non aveva mancato di sottolineare la Bernardi in quella circostanza – è stata tra le prime istanze che l’amministrazione comunale mi ha rappresentato e che ho subito raccolto. Condivido inoltre l’esigenza di andare incontro agli interessi di una vasta comunità finora sempre trascurata. Il primo passo – queste le ultime parole del commissario a margine dell’incontro con la Limardo – è certamente quello della ricerca dei locali in relazione ai quali si stanno individuando tutte le soluzioni possibili». L’attivazione della postazione del Suem 118, peraltro già deliberata da parte dell’Asp, avrebbe dovuto coprire i soli tre mesi estivi, rinnovabili in caso per altri tre mesi, e sarebbe stata una postazione inizialmente non medicalizzata, vale a dire dotata di solo personale infermieristico fornito dall’Azienda sanitaria. La postazione non avrebbe coperto un servizio h24, ma certamente la sua presenza avrebbe dato maggiore tranquillità ai cittadini che, in caso di emergenza, oggi devono attendere che arrivi l’ambulanza da Vibo città.
Il perché di un invito
A tutt’oggi, però, nulla ha ancora visto la luce. Tutto, evidentemente, è rimasto fermo tra le righe delle delibere dell’Azienda di via Dante Alighieri, affossato da burocrazia e lentezza amministrativa. Ecco perché Roschetti ha deciso di prendere carta e penna ed ha scritto alla Bernardi. La lettera per chiederle di prendere parte ai lavori della sua commissione è stata fatta recapitare all’interessata lo scorso 23 luglio. E il commissario dell’Asp avrebbe dovuto essere presente alla seduta della commissione Politiche sociali che era stata fissata per le ore 12, del 29 luglio, presso la sala consiliare dell’ente. Ma la massima responsabile della sanità pubblica vibonese non solo non si è fatta vedere in Comune, ma non ha neanche motivato o giustificato in qualche modo al presidente la sua assenza in aula per quel giorno. [Continua in basso]
Si chiede di conoscere
«Vogliamo sapere perché niente è stato ancora attivato a Vibo Marina rispetto a quanto detto e annunciato nelle scorse settimane – ha dichiarato il presidente della IV commissione – Si tratta dell’istituzione di importati e fondamentali servizi sanitari che, peraltro, andrebbero anche a dare conforto ai tanti turisti che vengono qui a trascorrere le loro vacanze durante il periodo estivo. Non è, infatti, immaginabile che un territorio costiero che ha una popolazione molto vasta, oltre Vibo Marina c’è infatti Bivona e Portosalvo, non abbia servizi sanitari di pronto intervento». Ma non basta: Roschetti, infatti, ricorda che «a tutto questo bisogna anche sottolineare che la domenica nessuna farmacia rimane aperta, né a Vibo Marina né a Portosalvo. La farmacia più vicina si trova a Pizzo. Una assurdità, a mio avviso. Mi sembra, dunque, evidente che debba essere il commissario dell’Asp a spiegare le ragioni di una simile situazione che lascia gli abitanti di questi territorio completamente abbandonati».
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