giovedì,Novembre 28 2024

Centro salute mentale da Vibo a Mileto, Arena (IdM): «Scelta incomprensibile»

Il responsabile del settore Sanità dell’Italia del Meridione spiega che «trasferendo la sede viene meno l’offerta di prestazioni sanitarie del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Csm), non solo per la città stessa, ma anche per i cittadini dei paesi appartenenti alla zona nord della provincia»

Centro salute mentale da Vibo a Mileto, Arena (IdM): «Scelta incomprensibile»
Francesco Arena (IdM): deciso no al trasferimento del Centro di salute mentale da Vibo a Mileto

«Le conseguenze impattanti della pandemia oltre che sull’economia, sulla sfera emotiva e psicologica, generando un incremento esponenziale di richiesta di aiuto alle strutture preposte, sembra non interessare chi sceglie e decide. In un momento che avrebbe richiesto il potenziamento delle strutture specialistiche del territorio con particolare attenzione a quelle di supporto mentale, magari ampliando l’organico, per il loro ruolo strategico e importante per il benessere della collettività, è incomprensibile e ingiustificata la scelta di trasferire il Centro di salute mentale di Vibo Valentia presso la sede di Mileto, dove il Centro è già attivo e funzionante, sei giorni su sette (sicuramente anche questo da potenziare) per la fascia territoriale sud della provincia». Lo sostiene in una lettera indirizzata alle istituzioni del territorio provinciale, Francesco Arena, medico di base e responsabile del settore Sanità di Italia del Meridione. [Continua in basso]

«Questa scelta – prosegue il medico vibonese – determinerà forti penalizzazioni sia sulla fascia di cittadini che usufruisce di un servizio di assistenza territoriale, indispensabile per la salute mentale, sia su chi soffre di un disturbo psichiatrico, su chi ha bisogno di sostegno, su chi soffre di un disagio psicologico, di problematiche familiari e relazionali. Trasferendo la sede di Vibo Valentia, dunque, viene meno l’offerta di prestazioni sanitarie del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Csm), non solo per la città stessa, ma anche per i cittadini dei paesi appartenenti alla zona nord della provincia (Filadelfia, Polia, Francavilla, Pizzo Calabro, Monterosso, Capistrano, Filogaso, Sant’Onofrio, San Costantino Calabro, San Gregorio D’Ippona, Stefanaconi e altri) che non avranno più i mezzi per poter raggiungere il Centro. Questa difficoltà – aggiunge ancora Arena – viene estesa anche agli operatori, che dovendo far fronte ad interventi quali Tso oppure Aso (interventi che per natura vengono svolti in loco) troveranno difficoltà nel raggiungere le abitazioni dei cittadini interessati. Altro aspetto non trascurabile, riguarda il fatto che all’interno del poliambulatorio di Moderata Durant, i cittadini possono usufruire di diversi servizi sanitari, questo permette di diminuire l’isolamento che troppo spesso avvolge la persona che soffre di disagio psichico, combattendo – chiude Arena – la stigmatizzazione, e favorendo tra l’altro la cooperazione tra specialisti operanti nei diversi ambiti della sanità».

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