Vaccini anti-Covid, il sindaco di Drapia: «Dimenticati dall’Asp»
Nonostante le sollecitazioni, il primo cittadino segnala l’incertezza che regna sulle somministrazioni agli over 60-70 e sulla seconda dose agli over 80. Il centro duramente colpito dalla pandemia con il decesso di sei persone
Campagna vaccinale a singhiozzo nel Vibonese. Se in alcuni centri si saluta, con giubilo, l’efficienza della macchina sanitaria che ha consentito di coprire buona parte della popolazione over 80, dei cosiddetti “soggetti fragili” nonché degli over 60 , in altre zone della provincia vige ancora l’incertezza e una certa preoccupazione per un percorso che sembra procedere molto più a rilento.
È il caso di Drapia, centro alle porte di Tropea, dal quale si leva il forte appello del sindaco Alessandro Porcelli che, nonostante le richieste avanzate all’Asp e nonostante il possesso di tutti requisiti ideali per procedere alle inoculazioni, resta da giorni in attesa di sviluppi.
E dire che proprio Drapia ha pagato un prezzo altissimo nel corso della pandemia, con la dipartita di sei cittadini – tra comune capoluogo e frazioni – scomparsi proprio a causa del Covid-19.
«Sono veramente contento del successo in merito all’alto numero di vaccinazioni fatte nei comuni di Arena, Dasà ed Acquaro – scrive il sindaco di Drapia -. Percentuali altissime che raggiungono Il 95 per cento delle persone tra i 70 e gli 80 anni e, ancora, il 92 per cento dei cittadini tra i 60 e i 70 anni di età. Nella giornata di domenica era la comunità di Spilinga ad esultare “concluse le inoculazioni a 80enni, fragili e allettati. Anche quasi tutti gli over70 hanno già avuto almeno la prima dose”».
Detto questo, Porcelli si dice «molto preoccupato, ed è un eufemismo, per il silenzio che al momento riguarda la mia comunità. Svariati sono stati i tentativi di contatto con organi dell’Asp per sapere se attivarmi ad organizzare la struttura ed informare i cittadini di una data possibile per le vaccinazioni, ma al momento non ho alcuna risposta. Sono preoccupato per il fatto che la mia comunità al momento è ancora in lotta per la somministrazione della seconda dose agli over 80 ai quali la prima dose è stata inoculata il 18 aprile. Come in tutte le operazioni importanti la velocità dell’intervento facilita le operazioni ed in questo caso salva la vita alle persone. Ricordo a chi lo avesse dimenticato che la mia comunità ha pagato un prezzo altissimo in vite umane».
La collaborazione dell’Amministrazione comunale viene definita «totale». Le strutture utilizzabili per la somministrazione del vaccino anti Covid-19, aggiunge Porcelli, «ci sono e sono adeguate e lo abbiamo dimostrato il 18 aprile. Fra i 60 e gli 80 anni ci sono circa 500 persone e di queste non è facile capire quanti abbiano approfittato delle giornate di vaccinazione e si siano già vaccinate. Il Comune ha già predisposto una casella mail dedicata (vaccinazioni.drapia@gmail.com) per raccogliere nominativi di cittadini disposti a vaccinarsi ma senza una data e senza la disponibilità dell’Asp ad operare non posso muovermi».
Quindi l’amara considerazione finale del sindaco: «Era stato avviato il tutto con un criterio, condivisibile o meno non ha importanza, ma ad oggi nulla si sa. Aspetto con ansia di conoscere se e quando ci sarà un turno di vaccinazione per i cittadini che, giustamente chiedono di sapere».