Vaccino AstraZeneca, l’Ema rassicura: «È sicuro ed efficace»
L’Agenzia europea del farmaco chiarisce: «Non è associato all'aumento del rischio di eventi trombotici». In corso di valutazione raccomandazioni all'uso
Il vaccino Covid di AstraZeneca, sospeso in Italia e in altri Paesi, «è sicuro ed efficace nella protezione dal Coronavirus, non è associato all’aumento del rischio di eventi trombotici». Lo ha detto la direttrice esecutiva dell’Ema, Emer Cooke, nella conferenza stampa seguita al vertice dell’Agenzia europea del farmaco. «Alcuni paesi hanno sospeso le vaccinazioni. La conclusione scientifica a cui siamo arrivati offre ai paesi le informazioni per prendere una decisione ponderata relativa all’uso del vaccino AstraZeneca nella loro campagna vaccinale», ha aggiunto Cooke.
Nuovi approfondimenti
Cooke ha poi fatto sapere che «lanceremo ulteriori approfondimenti per capire di più» sui “rari” eventi avversi segnalati dopo la vaccinazione con AstraZeneca. Gli esperti dell’Ema, tuttavia non hanno «trovato prova di problemi di qualità o sui lotti», ha evidenziato Cooke, sottolineando che vaccinando milioni di persone «è inevitabile che si verifichino casi inattesi».
Lettera ad AstraZeneca
Un portavoce della Commissione Ue ha poi anticipato: «Vogliamo inviare una lettera ad AstraZeneca, che ci permette di avviare un dialogo con l’azienda nel quadro della risoluzione dei conflitti, la missiva è in preparazione».
I casi di trombosi
In Commissione Affari sociali, Nicola Magrini, direttore generale Aifa, in merito a rare trombosi in alcune persone vaccinate con Astrazeneca ha chiarito: «L’attuale versione dell’Assessment report, o sintesi dei dati, nelle conclusioni afferma chiaramente che non è stato stabilito nessun nesso tra questi eventi rari e il vaccino in questione. Ovvero sono eventi segnalati ma in cui non è stabilito un nesso di causalità. Questo può portare comunque, analizzando il complesso dei fenomeni accaduti, ad alcune raccomandazioni all’uso che sono in corso di valutazione». Tali eventi, ha detto «avevano un rischio di base noto».