mercoledì,Marzo 12 2025

Settimana mondiale del glaucoma, all’Uici di Vibo giornata di screening gratuiti: «Alta la percentuale di patologie visive»

Sottoposte a visita ventiquattro persone. L’associazione: «A tante richieste non è stato possibile dare seguito»

Settimana mondiale del glaucoma, all’Uici di Vibo giornata di screening gratuiti: «Alta la percentuale di patologie visive»

L’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Vibo Valentia ha ancora una volta risposto con l’impegno organizzativo di una mattinata di screening nella propria sede, all’appello rivolto – su scala nazionale – per la realizzazione di nuova edizione dell’iniziativa annuale di sensibilizzazione e prevenzione visiva denominata “Settimana mondiale del glaucoma”, promossa dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (Iapb) e dall’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.

L’evento – spiega l’associazione di volontariato – è stato possibile grazie alla collaborazione del Centro regionale per l’ipovisione di Catanzaro, che ha autorizzato all’effettuazione di controlli visivi l’oculista Maria Aloi, specializzata proprio nell’ambito del glaucoma.

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Si tratta di una malattia silente in grado di danneggiare il nervo ottico. Spesso si associa all’aumento della pressione oculare, manifestandosi con la perdita del campo visivo e rappresentando la prima causa di cecità al mondo, dinanzi alla quale diventa fondamentale la prevenzione al fine dell’individuazione precoce, poiché la presenza di sintomi molte volte è segno di danni già irreversibili.

«Sono stati 24 i controlli eseguiti, dai quali sono emersi 14 casi da approfondire. Pur consolando l’età media degli scrinati pari a 54 anni – scrive l’Uici – rimane comunque alta la percentuale di situazioni patologiche, segno di quanto sia importante porre sempre in essere azioni accurate di profilassi, in un territorio che ha tanto bisogno di occasioni di questo tipo. A riprova di tale affermazione, una valanga di prenotazioni alle quali non è stato possibile dare seguito e la convinzione sempre crescente di carenze ataviche, che arrecano danni crescenti alla salute dei cittadini e alle casse pubbliche».

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