Lilt Vibo, da 27 anni in campo contro i tumori: «La prevenzione è l’arma migliore»
Sensibilizzazione nelle scuole, campagne screening e uno studio medico sempre attivo dove effettuare visite senologiche, dermatologiche, ginecologiche. Il presidente della sezione provinciale Petrolo: «Presto una nuova sede a Dinami». E sul registro tumori che ancora non c’è: «Strumento indispensabile»
Venne fondata nel 1997 e da 27 anni svolge un ruolo di non poco conto nell’attività di prevenzione delle neoplasie. La sezione vibonese della Lega italiana lotta ai tumori, fin dai primi passi, inizialmente in un locale in affitto, poi nella sede definitiva acquistata grazie al lavoro straordinario del direttivo, ha favorito l’accesso alle diagnosi precoci capaci di scongiurare decorsi critici delle patologie tumorali. Il sodalizio diretto da Francesco Petrolo è stato sempre caratterizzato dalla piena operatività: «Nel nostro ambulatorio – ci spiega il presidente- si svolgono visite senologiche, dermatologiche, ginecologiche, urologiche. È possibile anche effettuare il pap test grazie ad un accordo stipulato con l’Azienda sanitaria provinciale. I referti, infatti, vengono analizzati da un laboratorio che si occupa anche dei referti del sistema sanitario. I risultati vengono poi consegnati all’Asp anche per una raccolta dati». Ampio il raggio d’azione della Lilt Vibo: «Negli anni passati abbiamo anche realizzato uno studio sulla obesità infantile e ci siamo recati nelle scuole primarie». L’attività ha coinvolto pediatri e specialisti dell’infanzia. E non solo: «Siamo riusciti ad acquisire un camper dismesso della Provincia e trasformarlo in un laboratorio mobile. Uno strumento molto utile per le campagne screening che abbiamo concretizzato in più zone del Vibonese. In occasioni di giornate ad hoc – evidenzia Petrolo- la risposta dei Comuni è sempre stata di ampia disponibilità. Vengono messi a disposizione dei medici volontari della nostra associazione anche studi o locali comunali».
Le visite negli ambulatori Lilt
L’accesso alle visite presso la sede di Vibo, assicura il presidente, è celere: «I pazienti si rivolgono a noi, viene stilata una lista e poi in base al numero di prenotazioni, si svolgono le visite. I tempi di attesa non sono lunghi. La tempestività è un’arma indispensabile quando si tratta di determinate patologie. Tutte le visite vengono eseguite da medici specializzati». La presenza della Lilt sul comprensorio è capillare. Basti pensare alle diversificate iniziative promosse nelle scuole, dedicate alla prevenzione a tavola o alla prevenzione maschile. Iniziative si sono tenute a Pizzo, Dasà, Maierato, Nicotera, Filadelfia, Polia, San Costantino Calabro: «Stiamo anche lavorando per realizzare una sede a Dinami. I locali sono stati già individuati e stiamo completando i lavori. La struttura ci permetterà di avvicinare anche paesi come Dasà, Gerocarne, Acquaro».
Registro tumori
Altro passaggio ha riguardato la mancata realizzazione di un registro tumori: «Proprio recentemente, nell’ambito di una iniziativa Rotary realizzata nel Reggino, il tema è stato approfondito. C’è la necessità di spingere verso questa direzione e l’impegno da parte delle associazioni è massimo». Il registro tumori s’attende da anni: «Circa dieci anni fa, nel solco del mio impegno anche nel Rotary, proposi alla Regione di concederci la possibilità di creare un registro tumori. Risposero che si erano già attivati su tale fronte. Sono passati tanti anni ma non è cambiato nulla». Eppure si tratta di uno strumento di grande importanza: «Poter contare su un registro tumori- fa rivelare il presidente Lilt- significa per esempio individuare in una determinata zona un aumento di patologie di un certo tipo e avviare indagini sul perché. Non si tratta meramente di numeri ma di un mezzo indispensabile anche sul fronte della prevenzione». Intanto la sezione provinciale della Lega italiana lotta ai tumori rimarca il suo impegno anche nell’ambito della sensibilizzazione: «La prevenzione del tumore alla cervice, papilloma virus, l’importanza della vaccinazione costituiscono alcuni dei temi che come associazione andiamo ad affrontare anche nelle scuole alla presenza dei ragazzi. L’obiettivo è informare i giovani e indirettamente le loro famiglie sull’importanza di diagnosi precoci».
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