Emergenza caldo, le raccomandazioni dell’Asp Vibo a tutela della salute dei cittadini e degli animali
L’anticiclone di origina africana porterà nelle prossime ore ad un ulteriore innalzamento delle temperature che potranno superare i 40 gradi. I consigli per evitare colpi di calore e danni agli organi vitali
L’Asp di Vibo Valentia ha diramato una serie di consigli per affrontare l’emergenza caldo in atto. L’avviso reca le firme del dirigente medico Antonino Restuccia e del direttore del dipartimento Giuseppe Rodolico. «Un’intensa ondata di calore – si legge – sta interessando in questi giorni l’intero Paese e dunque anche la nostra Regione. Nelle prossime ore un anticiclone di origine africana porterà ad un ulteriore innalzamento delle temperature che, nelle aree interne, potranno superare i 40 gradi. In situazioni come queste, occorre adottare comportamenti di prevenzione che possano preservare la salute, dato che il caldo eccessivo può determinare effetti anche importanti sul corpo umano. Le ondate di calore che si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione, possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione. Il caldo causa problemi alla salute nel momento in cui altera il sistema di regolazione della temperatura corporea. Normalmente, il corpo si raffredda sudando, ma in certe condizioni fisiche e ambientali questo non è sufficiente. Se, ad esempio, l’umidità è molto elevata, il sudore non evapora rapidamente e il calore corporeo non viene eliminato efficacemente. La temperatura del corpo, quindi, aumenta rapidamente e può arrivare a danneggiare diversi organi vitali e il cervello stesso».
Le linee guida
Pertanto «un’esposizione prolungata a temperature elevate può provocare disturbi lievi, come crampi, svenimenti, edemi, o di maggiore gravità, come congestione, colpo di calore, disidratazione. Condizioni di caldo estreme, inoltre, possono determinare un aggravamento delle condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti. Con l’arrivo delle alte temperature – si fa rilevare- è fondamentale mantenere il nostro corpo costantemente idratato e, a tal fine, nella locandina allegata, il Ministero della Salute ha definito un protocollo di misure preventive raccolte in dieci punti. Raccomandiamo, pertanto, ai cittadini di seguire le linee guida del Ministero. In queste ore serve da parte di tutti cautela e responsabilità». La Protezione civile della Regione Calabria ha anche attivato un numero da chiamare in caso di emergenze: 09841865011.
Proteggere gli animali
«Anche i nostri animali possono andare incontro agli effetti collaterali delle ondate di calore con sintomi che possono variare in base alla gravità e per i quali è sempre importante consultare il proprio veterinario di fiducia: pelo che scotta, stordimento, congestione delle mucose, ipertermia, coma, ma anche in rari casi la morte. Oltre ad assicurare sempre il giusto apporto di acqua potabile e scegliere il cibo adatto per evitare che questo si degradi facilmente, per loro è anche importante evitare le passeggiate nelle ore più calde e nelle zone assolate. È importante ribadire che nelle ore più calde l’asfalto e i marciapiedi sotto il sole diventano roventi fino a provocare possibili ustioni alle zampette dei nostri amici. D’estate mai tenere il cane in macchina anche se con i finestrini aperti: l’interno delle automobili può raggiungere in alcuni casi alche i 70°. Per gli animali con manto più chiaro, per esempio i cani o i gatti bianchi, è importante mettere la crema solare protettiva sulle punte delle orecchie per evitare possibili ustioni. Se i vostri cani non temono l’acqua valutate se è opportuno rinfrescarli con l’acqua corrente o con spugne imbevute. D’estate aumentano anche i rischi di contrarre parassiti e zecche, non dimenticare quindi di utilizzare gli antiparassitari più adeguati alle condizioni dell’animale. Per maggiori consigli su casi particolari, o animali qui non menzionati, non esitate a chiamare il vostro veterinario di fiducia».
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