Covid, gli ultimi vaccinati rischiano di non ottenere il Green pass entro il 6 agosto
Resta inalterato il periodo di rilascio di 15 giorni dopo la prima dose pertanto chi si sta affrettando a prenotare la somministrazione potrebbe essere ancora sprovvisto della certificazione verde quando scatterà l'obbligo dettato dal nuovo decreto
di Luana Costa
La corsa all’immunizzazione innescata dalla moral suasion espressa dal premier Mario Draghi potrebbe infrangersi – almeno per coloro che hanno intrapreso la strada della vaccinazione per non incorrere nelle restrizioni – contro le norme che disciplinano il green pass. Chi infatti in queste ore si sta affrettando a prenotare l’appuntamento con la prima iniezione, potrebbe non ottenere in tempo quel certificato verde utile per l’accesso ai locali pubblici al chiuso e ad alcune manifestazioni ed eventi all’aperto.
Cosa dice la legge
Le ragioni risiedono nella legge varata lo scorso 17 giugno – di conversione del decreto del 22 aprile – che appunto introduceva per la prima volta l’utilizzo delle certificazioni verdi e ne disciplinava anche la validità. Il più recente decreto (105 del 23 luglio) che nei fatti rende obbligatorio il possesso del green pass in alcune circostanze, modifica solo in parte i due precedenti provvedimenti lasciando però inalterato il periodo di decorrenza che resta di quindici giorni. Una previsione che coincide con i primi effetti immunizzanti del siero e che rende però nullo il documento verde almeno nella sua funzione di lasciapassare nei quindici giorni successivi alla prima dose.
Obbligo dal 6 agosto
La legge è chiara: la certificazione verde può essere rilasciata anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino ma ha validità dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione e fino alla data prevista per il completamento del ciclo. Chi in questi giorni e nei successivi si appresta a ricevere la prima inoculazione di vaccino anti covid potrebbe così non tagliare in tempo il traguardo dell’entrata in vigore dell’obbligatorietà, fissata al prossimo 6 agosto.
Vaccinazione opportunistica
A mettere in guardia contro le prenotazioni dell’ultima ora ma dal sapore “opportunistico” è Filippo Maria Larussa, segretario regionale del sindacato Anaao Assomed: «Vaccinarsi è certamente importante – spiega il medico – perchè riduce la circolazione del virus ma di fronte ad una adesione che sta aumentando in queste ore e che appare del tutto opportunistica, volta ad evitare le restrizioni, anche se certamente non discutibile è altrettanto importante che si conoscano le limitazioni a cui si va incontro».