LA STORIA | Giovanni Sgrò, da Seminara al Senato australiano
Una vicenda di emigrazione e riscatto che risale agli anni ‘50 e che è divenuta un emblema per generazioni di italiani espatriati
MELBOURNE – Che i calabresi riescano ad affermarsi lontano dalla propria Patria ormai è risaputo, ma che riescano a scalare i vertici politici di nazioni lontane come l’Australia non è poi una cosa così usuale.
C’è chi, però, dalla Calabria è partito con la classica valigia di cartone, in cerca di fortuna nel continente australe e tra questi c’era Giovanni Sgrò. Partito da Seminara come semplice bracciante negli anni ’50, quelli della forte emigrazione, Sgrò trovò come prima ospitalità il campo di Bonegilla, in mezzo al deserto australiano, come un prigioniero di guerra. Di giorno il lavoro, di sera il ritorno forzato al campo, una situazione drammatica, spesso non raccontata da nessuno. Giovanni Sgrò, da ribelle calabrese non accettò questa sorte e fu tra gli organizzatori della sommossa che ne fece diventare un simbolo.
Il suo impegno a favore dei più deboli lo lanciò nei sindacati e nelle associazioni a tutela degli italiani, impegno che lo porterà nel 1979, ad essere eletto nel Senato australiano, il primo italiano a raggiungere tale posizione politica che le consentirà di diventare vicepresidente.
Un risultato storico, quello di primo “straniero” vicepresidente del Senato, reso ancora più importante per avere scelto l’italiano come lingua nel discorso d’investitura. L’impegno nella comunità fu talmente forte che riuscì a fare arrivare in Australia il 10 novembre del 1991 per la comunità italiana Nilla Pizzi e Giorgio Consolini.
Giovanni Sgrò non volle dimenticare, e così fece realizzare il documentario “The voice of the people” per raccontare non solo la sua, ma anche l’avventura di tanti italiani, perché ogni storia rappresenta un patrimonio, un omaggio alla memoria e un insegnamento per le nuove generazioni affinché capiscano che nulla è impossibile. La storia personale di Giovanni Sgrò, per certi versi, interpreta la storia dell’Australia del dopoguerra: un raro esempio molto originale d’integrazione e allo stesso tempo di riconoscimento dell’identità dei migranti.