Carlo Iannuzzi è rientrato a Roccella Ionica
Il giovane, ridotto in fin di vita durante un tentativo di rapina a Buenos Aires, ha fatto ritorno nella sua città natale. Per le sue cure si attivò un’importante catena di solidarietà.
La sua storia commosse tutta la comunità calabrese d’Argentina, con il mondo civile, associativo e politico che cercò in ogni modo di stare vicino alla famiglia in un momento difficile, quando il giovane di Roccella Ionica, Carlo Iannuzzi, fu ridotto in fin di vita lo scorso mese di novembre al termine di un tentativo di rapina a Buenos Aires, città dove si era trasferito per lavoro.
Per pagare le cure al giovane reggino, la comunità calabrese, insieme alle associazioni sparse nel paese Sud Americano, aveva messo in campo alcune iniziative per raccogliere i fondi necessari. Carlo Iannuzzi ha così potuto avere prime cure mediche, ma oggi è stato costretto a fare ritorno in Italia per un nuovo percorso terapeutico a Roma.
Non prima però di fare ritorno nella sua Roccella, che l’ha accolto ieri. A darne notizia è la pagina Facebook appositamente creata per sostenere la famiglia Iannuzzi “El puente per Carlo”. «Inutile provare a descrivere la sua e la nostra felicità nel rivederci, nuovamente, a Roccella – si legge sul gruppo – e siamo sicuri che sul viso di ognuno di voi che legge questo messaggio, sarà sbocciato un sorriso. Carlo ci ha più volte detto che vuole concludere il viaggio, iniziato ormai 448 giorni fa, nella sua Roccella per trovare ristoro dalle sofferenze degli ultimi mesi. Ieri Roccella l’ha accolto tra le sue ospitali braccia ma la sua condizione non gli consente, ancora, di abbracciarvi tutti come vorrebbe. Vi preghiamo quindi di lasciargli qualche giorno di tranquillità per metabolizzare l’emozione del rientro e riambientarsi nel suo paese».
In seguito Carlo Iannuzzi incontrerà quanti l’hanno sostenuto in questi mesi difficili: «Non appena possibile organizzeremo un incontro pubblico dove lui stesso vi saluterà e ringrazierà».
