Ionadi. Acqua non potabile, minoranza all’attacco
Nel mirino del gruppo “Progetto comune per Ionadi” finisce la «mancata pubblicità» dell’ordinanza urgente di non potabilità emessa dal sindaco.
Un’ordinanza di non potabilità dell’acqua, emessa dal sindaco di Ionadi, Caterina Signoretta, è l’obiettivo dei nuovi rilievi che il gruppo di opposizione “Progetto comune per Ionadi” solleva all’indirizzo dell’Amministrazione comunale. Quell’atto, secondo i consiglieri di minoranza, non ha avuto l’adeguata diffusione che meritava ma è rimasto, per così dire, relegato al solo albo pretorio online sul sito istituzionale dell’ente.
Un episodio che, a parere dei consiglieri, testimonierebbe «incapacità amministrativa, inefficienza e il totale disinteresse alla comunicazione, del sindaco e della sua maggioranza. La cittadinanza di Ionadi e Nao – insistono – non è stata informata con tempestività nelle ore immediatamente seguenti alla pubblicazione sull’albo pretorio della suddetta ordinanza. Unica forma di pubblicità scelta per informare il cittadino».
Da qui la considerazione che «questa maggioranza sia staccata dalla realtà, sempre più distante dal cittadino, quasi che il contribuente fosse un suddito che deve pagare le tasse senza avere però il diritto ad essere informato, specie quando in ballo c’è la salute pubblica. Perché – chiedono ancora -, la popolazione non è stata da subito informata con qualsiasi mezzo disponibile affinché ciascuno potesse prendere da subito le dovute precauzioni?».
Diverse erano le forme di comunicazione possibile, per la minoranza: «si poteva utilizzare la macchina col megafono, gli avvisi affissi in paese e/o presso gli esercizi commerciali, o ricorrere all’aiuto della protezione civile che presta servizio a Ionadi. Non è nostra intenzione creare allarmismi ma riteniamo che sia grave questo silenzio del sindaco che ha invece il dovere di tenere informato il cittadino e specificare in modo chiaro chi e quale zona è interessato dal provvedimento, dobbiamo infatti rilevare che l’ordinanza non specifica le zone interessate dal divieto, e ancora, quali precauzioni assumere, quale protocollo seguire in queste circostanze».