Soriano, i Padri Domenicani: «Noi estranei alle logiche della politica»
La denuncia pubblica: «Qualcuno incita all’odio verso di noi che invece lavoriamo solo per il bene della comunità»
«La Provincia Domenicana dei Frati Predicatori e la Comunità dei Padri Domenicani di Soriano Calabro sono sempre rimaste fuori dalle polemiche strumentali causate dalle vicende politiche locali. Nonostante ciò, i Padri Domenicani sono stati ingiustificatamente tirati in causa persino nell’ultima campagna elettorale per le elezioni comunali». È quanto scrive in una nota il priore provinciale Padre Francesco La Vecchia che – così – risponde alle polemiche scatenatesi in questi giorni sulla stampa vibonese e sui social in relazione alle presunte diatribe con la politica sorianese.
«I Padri domenicani – scrive il priore – hanno sempre tenuto rapporti istituzionali con tutte le amministrazioni comunali che si sono susseguite alla guida di Soriano Calabro, in quanto hanno a cuore il bene comune di questa città. Anche con l’attuale amministrazione comunale vi è stato un dialogo iniziale». Ed in particolare – si legge ancora nella nota di Padre La Vecchia – «la comunità dei Padri ha sempre lavorato per rendere il complesso conventuale (di sua proprietà) fruibile a tutti, cittadini di Soriano e visitatori». E ancora: «I Padri Domenicani non hanno mai partecipato alle contese politiche, ma le loro azioni sono sempre state volte all’esclusiva tutela e valorizzazione, contribuendo da sempre a costruire il bene di Soriano. Attività che ha visto nei secoli la costruzione del complesso conventuale, tuttora luogo di attrazione turistica principale del Comune sorianese. Costruzione che comprende tra gli altri anche l’edificio che oggi è sede del palazzo municipale. Non bisogna dimenticare che, grazie alla venerazione verso san Domenico, il nome di Soriano è conosciuto in tutto il mondo».
Segue, poi, un lunghissimo e articolato passaggio dedicato agli interventi di salvaguardia del parco archeologico domenicano, al Mumar e alle opere d’arte domenicane. Quindi la chiosa: «I Padri Domenicani in questo tempo non hanno mai risposto ad alcun genere di provocazione ma faranno tutto il necessario per difendere il buon nome dell’Ordine Domenicano e non si faranno condizionare da minacce e pressioni di alcun genere». Il priore infine stigmatizza come «alcune persone continuano ad incitare la popolazione all’odio verso i Padri Domenicani con toni violenti e rancorosi. In queste comunicazioni i Padri Domenicani vengono persino definiti estranei e forestieri. Nulla di più falso, perché ogni frate domenicano che viene a Soriano diviene sorianese in forza del secolare attaccamento che questo luogo ha con l’Ordine domenicano. Una presenza religiosa che ha reso Soriano uno dei più importanti centri culturali e religiosi dell’intera Calabria».
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