Piano depurazione, il sindaco Maria Ventrice replica a Wanda Ferro: «Giudizi deprecabili»
Il primo cittadino di Dinami risponde alla candidata di Fratelli d’Italia che in relazione ai fondi previsti dalla Regione aveva parlato di «voto di scambio politico-istituzionale»
«Non è, forse, presto per Wanda Ferro accusare i postumi di una stanchezza che incomincia a condizionare pesantemente gli effetti di una strategia elettorale che già da qualche giorno sembra aver imboccato la strada sbagliata per cogliere consensi in vista del 4 marzo?».
È questo l’incipit di una dura nota diffusa dal sindaco di Dinami Maria Ventrice in replica alle affermazioni di Wanda Ferro, consigliere regionale e candidata alla Camera di Fratelli d’Italia in relazione ai finanziamenti previsti dal Piano regionale per la depurazione di cui beneficeranno diversi comuni del Vibonese, tra i quali appunto Dinami. L’esponente di Fratelli d’Italia aveva espressamente parlato di «finanziamenti ad orologeria» prefigurando uno «scenario da voto di scambio politico-istituzionale».
«Dalle notizie di questi ultimissimi giorni – scrive il sindaco – chi interpreta intelligentemente la comunicazione elettorale avviata dal consigliere regionale Wanda Ferro, candidata del centrodestra alla Camera dei deputati nel collegio uninominale Vibo-Soverato, non sa darsi una diversa spiegazione sui discutibili giudizi dettati, probabilmente, da una disperata rincorsa per rendere positiva la campagna elettorale. E’ non è di poco conto il dover rimanere convinti che la stessa ha fatto un grandissimo errore nel chiedere una candidatura a tutti i costi e per giunta in un collegio che le popolazioni vibonesi avrebbero visto di buon grado, e con piena motivazione, assegnato ad uno tra i tanti politici e cittadini della società civile del territorio. Sta di fatto che catapultata su un collegio che richiede una severa interpretazione ed attenzione dei tantissimi ed emergenti problemi che avviliscono il Vibonese, l’ex presidente della Provincia di Catanzaro sembra aver perso la bussola visto che è andata, incautamente, a prendersela contro chi ha deliberato di aiutare i Comuni più in difficoltà a superare problemi e disagi sul piano della gestione ambientale ed idrologica. E’ per questo che è destinata a pagare caramente le conseguenze di un sistema di interpretazione delle esigenze del territorio».
Nel merito della questione, Maria Ventrice afferma: «E’, infatti, gravissima la sua denuncia che dimostra di non aver ben digerito, ad esempio, che al Comune di Dinami, siano stati assegnati, da parte della Regione Calabria, i finanziamenti per il completamento della rete fognaria e la realizzazione di due impianti di depurazione a fanghi attivi della potenzialità di due mila abitanti per il capoluogo e la frazione di Monsoreto e della potenzialità di seicento abitanti per la frazione di Melicuccà, per un totale complessivo di un milione e seicento settantamila euro. Interventi preceduti e motivati dagli effetti di accurati sopralluoghi intervenuti nel 2008 e nel 2011 e che nel 2016 hanno portato alla necessità di valutare, ed oggi alla piena approvazione, del provvedimento di ripristino del sistema esistente e di godere del pieno apprezzamento della popolazione di Dinami. Obiettivo e realizzazione che evidentemente hanno dato fastidio alla candidata di Fratelli d’Italia».
Il sindaco di Dinami insiste quindi: «Pensiamo sia ineludibile condannare severamente la sortita della candidata di Fratelli d’Italia che a questo punto non crediamo possa ottenere credibilità tra gli elettori quando avverte che quella dei recenti finanziamenti ad alcuni comuni del Vibonese rappresenta una “coincidenza” per un governo regionale che il clima elettorale sembra essere riuscito a stimolare nel recuperare il tantissimo tempo perduto, definendo, altresì, “interventi ad orologeria” i lavori pubblici finanziati attraverso la legge 24. Ecco perché a Wanda Ferro non è piaciuta neanche l’approvazione del progetto presentato per la sistemazione del tetto della chiesa di San Rocco a Dinami. Progetto presentato alla Regione Calabria dal parroco, don Rocco Suppa, nel 2015 e che ha ottenuto il giusto finanziamento attraverso la legge 24.L’Amministrazione comunale di Dinami prende atto degli interventi utili al risanamento del territorio e considera deprecabili i giudizi espressi da chi non ha la più pallida idea di come attendere alle difficoltà in cui vive una realtà territoriale».
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