lunedì,Novembre 25 2024

Sant’Onofrio, l’opposizione torna all’attacco sull’eco distretto

I consiglieri del gruppo “Rinascita” Arcella e Monardo replicano ad una diretta social del sindaco Maragò e ribadiscono il loro “no” «sia alla discarica privata che e all’impianto pubblico»

Sant’Onofrio, l’opposizione  torna all’attacco sull’eco distretto
Il Comune di Sant'Onofrio

Una diretta Facebook per ribadire quanto già messo nero su bianco in una delibera di Consiglio comunale. L’oggetto è la proposta di realizzazione di un impianto privato per rifiuti speciali non pericolosi nella stessa zona in cui è previsto l’eco distretto. Il Consiglio comunale di Sant’Onofrio, è stato spiegato dal sindaco Onofrio Maragò e dal presidente del Consiglio Giuseppe Ruffa, affiancati nella diretta social dal vicesindaco Maria Elisabetta Marcello, si era già espresso in maniera nettamente contraria non ritenendo la proposta “compatibile con le precedenti scelte del Consiglio” stesso e quindi opponendosi al progetto con “parere negativo da redigere in ogni sede”.  Inevitabile la polemica politica in riferimento al precedente intervento a mezzo stampa del gruppo d’opposizione “Insieme per la Rinascita”, composto da Pino Arcella e Giosuè Monardo, che aveva invitato la maggioranza ad accantonare definitivamente l’idea, non già del solo impianto privato bensì anche del progetto dell’eco distretto. 

Arriva, dunque, a seguire, la controreplica di Arcella e Monardo che per «l’ennesima volta sostengono il loro No: alla discarica privata o all’eco distretto con annessa discarica». Per Rinascita si tratta di «una posizione lineare e coerente indipendentemente dall’esistenza o meno di vincoli inibitori e pareri ostativi della Regione Calabria, poiché siamo sempre più convinti che comprometterà la salute dei cittadini e deturperà un’area boschiva protetta». I consiglieri di minoranza quindi insistono «l’Amministrazione comunale faccia un passo indietro sulla realizzazione di qualsiasi discarica pubblica/privata o eco distretto con annessa discarica. Ci chiediamo, visto il consistente finanziamento e la ricaduta occupazionale (da voi sostenuti), come mai tra tutti i comuni dell’Ato di Vibo Valentia, solo il nostro sindaco si è precipitato a dare la disponibilità ad ospitare quest’impianto. A voi la risposta».

Relativamente poi alla richiesta di «porre maggiore attenzione nella risoluzione delle semplici problematiche di primaria importanza per la collettività, invitiamo sindaco e amministratori di maggioranza a voler abbandonare i social e di farsi (in presenza e non a distanza) un giro nel paese per constatare personalmente problematiche e criticità».  Quindi si passa alle proposte: «Vorremmo ricordarvi solo alcune delle nostre richieste o interrogazioni a tutt’oggi senza una vostra risposta: urbanizzazione nuovo cimitero; urbanizzazione e decoro contrada Ciccia-Bertola; installazione di due pensiline in contrada Ciccia-Bertola accanto edicola; ripristino e rimessa in funzione dell’asilo nido comunale; promozione, manifestazioni socio-culturali e di spettacolo (richieste fatte prima delle restrizioni Covid-19); ripristino strade comunali dissestate».

Ancora, in replica alle accuse di scarsa collaborazione mosse dal sindaco, «si precisa che abbiamo sempre espresso voto contrario al Documento unico di programmazione ed al Bilancio di previsione durante tutto il mandato amministrativo non perché siamo irresponsabili, ma perché secondo noi entrambi i documenti sono stati sempre inadeguati ad attrarre maggiori investimenti e dare vitalità alla nostra comunità, ormai sprofondata in una situazione socio-economica stagnante nonostante la nostra ottima posizione geografica».  In conclusione l’invito: «non ritenetevi i salvatori della Patria per l’approvazione dei bilanci e del piano di riequilibrio in quanto il recupero di una parte dei debiti è stato possibile solo ed esclusivamente in seguito alla sostanziale decurtazione della pianta organica e senza alcun reintegro che avrebbe creato invece qualche posto di lavoro».

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