Tirocinanti Parco delle Serre, Salerno preannuncia interrogazione
La proposta del consigliere regionale: «Si avvii nuovo progetto volto al reinserimento nel mondo del lavoro».
Un progetto di 24 mesi per prolungare l’esperienza professionale e non sprecare le competenze acquisite e, al contempo, favorire il reinserimento dei tirocinanti nel «mondo del lavoro». È questa la proposta contenuta nell’interrogazione presentata dal consigliere regionale Nazzareno Salerno in relazione al futuro lavorativo dei tirocinanti del progetto “Natura e turismo”, in forza al parco regionale naturale delle Serre che stanno protestano da diversi giorni per il mancato rinnovo del loro progetto.
«È necessario – afferma Salerno in una nota – fare subito chiarezza sulla loro situazione, chiedendo risposte tangibili e non parole o continui rinvii. Il confronto con i vertici regionali può essere utile, ma deve portare a qualcosa di concreto e non trasformarsi in uno strumento per allungare i tempi e spezzare le resistenze dei lavoratori».
Quindi l’esponente di Forza Italia ribadisce che la soluzione potrebbe essere a portata di mano. «È opportuno – insiste – avviare un nuovo progetto della durata di 24 mesi volto all’accompagnamento ed al reinserimento nel mondo del lavoro: sarebbe una soluzione, peraltro già prevista, che consentirebbe di valorizzare e non sprecare le competenze acquisite. Purtroppo – prosegue -, noto da parte di chi riveste ruoli di governo un atteggiamento criptico, distaccato e dilazionatorio che pare andare in un’altra direzione».
Per Salerno «se così fosse, si tratterebbe di un comportamento irresponsabile nei confronti di lavoratori e padri di famiglia che si sono impegnati per il miglioramento della qualità della vita e che, grazie all’esperienza compiuta ed alla formazione ricevuta, possono continuare ad offrire un contributo significativo per la comunità. Pertanto, al fine di capire le reali intenzioni del governo regionale circa il loro destino e di sollecitare, ancora una volta, un rapido intervento volto all’adozione di azioni risolutorie, provvederò a depositare un’apposita interrogazione in Consiglio regionale. Chi crede nelle proprie attività e nel proprio lavoro merita di essere ascoltato e sostenuto. Soprattutto merita di conoscere la verità».