domenica,Novembre 24 2024

Regionali, Vibo prima di tutto si federa in vista del voto

Il movimento civico che fa capo all’imprenditore Enzo Mirabello si associa ad Alleanza civica per Catanzaro e Officina civica Crotone: «Avviato un percorso comune»

Regionali, Vibo prima di tutto si federa in vista del voto

«I movimenti civici Alleanza civica per Catanzaro, Officina civica Crotone e Vibo prima di tutto hanno deciso di federarsi per parlare con una unica voce, avviando un percorso comune per offrire un serio contributo al dibattito politico regionale. Al di là delle peculiarità proprie di ciascun territorio locale di riferimento è indubbio che la Calabria presenti delle esigenze che devono essere affrontate in modo necessariamente unitario».

È quanto si legge in un comunicato stampa congiunto dei tre movimenti, uno dei quali, Vibo prima di tutto, fa capo all’imprenditore vibonese Enzo Mirabello. «Lavoro, sanità ed istruzione sono gli interessi e le problematiche che riguardano tutti i cittadini calabresi. Riteniamo – si aggiunge – che sia doveroso impegnarsi immediatamente su alcuni punti, pochi ma irrinunciabili, che sono alla base di qualsiasi progetto serio per la Regione.In primo luogo, riconvertire le strutture sanitarie ospedaliere chiuse ed organizzare un sistema intermedio tra ospedali e medici di base, quali ad esempio la creazione di case della salute. Favorire l’occupazione, attuando e promuovendo una legislazione di semplificazione e sburocratizzazione della macchina amministrativa per consentire alle imprese di investire e di creare occupazione. La promozione di leggi regionali mirate ad incentivare la creazione di attività imprenditoriali per i giovani al fine di interrompere l’esodo dalla nostra amata terra di Calabria. Snellire l’iter burocratico per consentire alle imprese di investire ed ai giovani di poter ricorrere all’autoimpiego come mezzo per creare occupazione. Un approccio politico-amministrativo serio e consapevole, uno stile moderato nelle azioni e nei toni per contrastare un populismo che schiamazza e urla, portando degenerazione nelle pubbliche amministrazioni e creando veri e propri disastri politici e istituzionali».

In altre parole l’obiettivo è dare vita ad «un contenitore di idee e di confronto, grazie alla partecipazione di quanti vorranno, professionisti, membri della società civile calabrese, delle associazioni e movimenti civici popolari, progressisti e liberali, per realizzare una piattaforma programmatica seria e puntuale. Non un libro dei sogni, ma azioni concrete e fattibili per una Calabria europea. Abbiamo deciso di parlare e di agire unitariamente non delegando alcun partito ma partendo dalla società civile, essendo pronti al confronto senza alcun pregiudizio ideologico, misurandoci su progetti e visioni con la speranza di interlocuzioni credibili e autorevoli».

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