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Mileto, si dimette anche l’assessore Riso. Amministrazione Crupi al capolinea?

La decisione dovuta «all'avvicendarsi di questioni delle quali la cittadinanza è a conoscenza» anticipata «in virtù dall'insana reazione “giornalistica” del vicesindaco Schimmenti»

Mileto, si dimette anche l’assessore Riso. Amministrazione Crupi al capolinea?

Terremoto a Palazzo dei Normanni. Dopo le dimissioni dei giorni scorsi dell’ex assessore Pasqualina Arena e la dura presa di posizione del vicesindaco Francesco Schimmenti, nella serata di ieri sono arrivate le dimissioni dell’attuale assessore alla Pubblica istruzione Angelica Riso. A questo punto, resta solo da chiedersi se, nonostante manchino pochi giorni al Natale, l’attuale sindaco Domenico Antonio Crupi riuscirà a “mangiare il classico panettone” oppure no.

Appare ormai segnato, infatti, il destino dell’attuale maggioranza, nonostante al momento sulla carta il numero legale per validare in seconda convocazione un consiglio comunale (6 + il sindaco) ci sia ancora. L’irrevocabile passo indietro della Riso è stato annunciato alla stampa dopo che la stessa ha provveduto ad inoltrare tramite Pec in Comune una missiva con le motivazioni alla base di tale decisione. 

«Non nego – afferma – che la decisione di abbandonare il mandato era sorta più volte ma poi per vari motivi, che non sono legati all’indennità, perché sono sicura di aver lavorato con grande impegno durante questi anni svolgendo spesso anche mansioni di non mia competenza, ho rimandato pensando di sanare la situazione. Farò un breve riepilogo legato soprattutto agli ultimi mesi. Rientrata in carica ad agosto, a settembre ho dovuto preparare le valigie e andare via dalla mia amata terra. Era un contratto però per pochi giorni e pensavo ad un proseguo istituzionale, non per fare il contentino ai miei colleghi, ma per la fiducia che mi era stata data dagli elettori. Seppur distante continuavo a mandare avanti pratiche per il comune di Mileto, quali ad esempio: i progetti di servizio sociale, attività legate alla pubblica istruzione e alle politiche sociali. Ad oggi grazie Dio, ho firmato circa 20 giorni fa, un contratto lavorativo fino a giugno 2018, per tale motivo voglio essere sincera con i cittadini ed evitare di recepire indennità senza garantire presenza o attività politica». 

La Riso, spiega poi che la decisione di rassegnare le dimissioni alla data odierna è dovuta «all’avvicendarsi di questioni delle quali la cittadinanza è a conoscenza». L’intenzione originaria era di compiere il gesto nei prossimi giorni, al ritorno in Calabria, «ovvero il 23 dicembre o il primo giorno di apertura degli uffici comunali, poiché le dimissioni devono essere presentate personalmente. Con gli amministratori – svela – ne parlai a novembre durante l’ultima riunione alla quale però il sindaco non era presente, sottolineando più volte la mia volontà e il mio “rammarico sulla gestione dell’ente”, affermazioni ribadite spesso anche tramite messaggi telefonici (non essendo fisicamente presente). Prima di fare ciò avrei preferito un confronto con il sindaco ma non è stato possibile in virtù dall’insana reazione “giornalistica” del vicesindaco Schimmenti. Non posso sopportare la “paternale” fatta sui giornali da quest’ultimo, il quale era al corrente della mia posizione e di quella che presto avrebbe assunto il consigliere Arena, nonostante ciò incitava di andare avanti!!!». 

Lo scritto della Riso si conclude con l’amara constatazione che «un vero gruppo prende decisioni e manda input attraverso il confronto e non tramite messaggi sulla stampa», e palesando il dubbio che per quanto riguarda Schimmenti si sia trattato solo «di pubblicità politica. Detto questo – conclude – chiedo scusa ai miei elettori per il venire meno al mandato istituzionale, chiedo umilmente scusa se in questi anni ho commesso errori».

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