Election Day, nel Vibonese urne aperte per Amministrative e Referendum
Giornata di consultazioni sul quesito per il taglio del numero dei parlamentari e per le comunali in 12 centri della provincia. Sull’affluenza incombe la variabile Covid
Sono 12 i comuni della provincia di Vibo Valentia nei quali si torna alle urne tra oggi, domenica 20, e domani, lunedì 21 settembre, per il rinnovo dei rispettivi Consigli comunali.
Cittadini chiamati ai seggi elettorali dalle ore 7 di questa mattina e fino alle 23 di questa sera, mentre domani sarà possibile votare dalle 7 alle 15. Si vota per le comunali ad Acquaro, Briatico, Cessaniti, Limbadi, Maierato, Monterosso Calabro, San Calogero, San Gregorio d’Ippona, Ricadi, Serra San Bruno, Spilinga a Zaccanopoli. Solo in cinque di questi si torna al voto alla scadenza naturale del precedente mandato, mentre in quattro si va alle urne dopo lo scioglimento anticipato dei rispettivi consigli per dimissioni degli amministratori e nei restanti tre dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose degli organi elettivi. Nessuno dei 12 comuni supera la soglia dei 15mila abitanti e non è previsto, di conseguenza, il turno di ballottaggio. [Continua]
Al voto tra Referendum e Covid
A chiusura delle operazioni di voto, lunedì pomeriggio, prenderà il via lo scrutinio del concomitante Referendum costituzionale per il taglio del numero dei parlamentari. Bisognerà attendere le ore 9 del giorno successivo, martedì 22 settembre, affinché prenda il via lo spoglio delle elezioni amministrative nei comuni interessati. Tutte le operazioni si svolgeranno, evidentemente, secondo il protocollo di sicurezza determinato dall’emergenza Covid19 in un momento in cui la diffusione del virus conosce una nuova recrudescenza anche nella nostra provincia scoraggiando molto elettori, specie coloro che sono chiamati ad esprimersi sul solo referendum.
Il quesito referendario
Il quesito è semplice. Gli italiani si troveranno a dover barrare la casella del Sì o quella del No rispetto a questa domanda: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari“, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?».
Qualora vincesse il Sì il numero dei componenti della Camera dei Deputati passerà da 630 a 400, mentre quelli del Senato da 315 a 200. Una riduzione del 36,5%. Questa modifica avrà un impatto anche sui numeri necessari a eleggere il presidente della Repubblica: la maggioranza qualificata, necessaria per eleggere il capo dello Stato nei primi tre scrutini, passerà da 673 grandi elettori a 439; mentre quella assoluta, dal quarto scrutinio in poi, scenderà da 505 a 330.
Le sfide comune per comune
Tornando alle comunali nel Vibonese, particolarmente atteso l’esito del voto nel comune più popoloso, Serra San Bruno, dove il consiglio è stato sciolto in anticipo a seguito dell’elezione a consigliere regionale dell’ex sindaco Luigi Tassone. A sfidarsi nella città della Certosa saranno tre liste: una espressione dell’accordo tra i due storici rivali Bruno Censore e Nazzareno Salerno: la lista, denominata non a caso, “Uniti per Serra” candida a sindaco Antonio Procopio. Ci riprova Alfredo Barillari, già capolista di Liberamente nelle precedenti consultazioni, mentre farà da terzo incomodo Biagio Figliucci a capo della lista “Per Serra insieme”, nata con l’apporto determinante degli ex amministratori fuoriusciti dalla maggioranza Tassone.
Altra competizione di cartello, quella in programma a Ricadi, dove si torna al voto a seguito delle dimissioni di sette consiglieri comunali che ha determinato la fine anticipata del mandato del sindaco Giulia Russo. Qui si fronteggeranno due liste: “Uniti per Ricadi”, candidato a sindaco Pasquale Mobrici, e “Ricadi Europea” con capolista Nicola Tripodi.
Alle urne nei comuni sciolti per mafia
Riflettori accesi anche su Limbadi, comune che esce dallo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Consiglio, dove a battagliare saranno Pantaleone Mercuri che si è posto alla guida della lista “Risorgi Limbadi” e l’ex consigliere di minoranza Rosalba Sesto capolista di “Limbadi libera e democratica”.
Due liste anche a Briatico. Qui a contendersi la fascia di primo cittadino al ritorno alle urne dopo lo scioglimento per mafia saranno due veterani della politica locale: l’ex sindaco Costantino Massara, alla guida della lista “Briatico nel cuore”, e l’ex assessore provinciale Lidio Vallone a capo della lista “Briatico per sempre”.
Chiude la terna di Comuni che escono dal commissariamento per infiltrazioni San Gregorio d’Ippona dove gli aspiranti sindaci sono tre: Gregorio Carnovale (“Si può fare”), l’ex sindaco Pasquale Farfaglia (“Insieme per San Gregorio”), il già vicesindaco Alessandro Lacquaniti (“San Gregorio nel cuore”).
Gli altri Consigli decaduti al rinnovo
Due le candidature in campo a Maierato con la sfida che si rinnova tra le liste “Maierato Democratica – Lista Campana” e “Maierato in movimento” che schierano rispettivamente Giuseppe Rizzello e Giuseppe Malta. Qui si torna alle urne dopo la chiusura anticipata del mandato del sindaco Danilo Silvaggio, ora in corsa per un posto da consigliere.
Anche a Spilinga si va al voto anzitempo, dopo la chiusura dell’esperienza del sindaco Armando Fiamingo per dimissioni della maggioranza dei consiglieri. Due le proposte in campo: quella di Vincenzo Marasco e della sua “Spilinga Unita” e quella di Silvano Contartese con “Rinascita Democratica”.
Scadenza naturale
Tra i comuni che si esprimono a scadenza naturale del precedente mandato consiliare, la sfida più interessante è quella di Cessaniti, dove ad insidiare l’uscente Francesco Mazzeo alla guida di “Cessaniti nel cuore”, si cono Francesco Altieri (“Rinascita popolare”) e Pasquale Valenti (“Cessaniti costruttiva”).
Sindaco in carica ancora in campo anche a Monterosso dove il primo cittadino uscente Antonio Lampasi ci riprova alla guida di “Monterosso nel cuore”. Dovrà vedersela con lo sfidante Giuseppe Rotiroti (Siamo Monterosso).
A San Calogero sarà testa a testa tra Antonio Calabria, presidente del Consiglio comunale, che quindi si candida in continuità con la maggioranza uscente capitanata da Nicola Brosio alla guida di “Insieme per Crescere”, e Giuseppe Muraca, attuale consigliere comunale di minoranza e capolista di “Libertà, Legalità e Trasparenza”.
Viaggia verso la sicura riconferma il sindaco di Acquaro, Giuseppe Barilaro, che si ricandida con la sua compagine “Liberi per Acquaro” e che potrà contare sulla stampella per il superamento del quorum fornita dalla lista “Acquaro in cammino” guidata da Raffaele Gerardo Lopreiato.
Il curioso caso di Zaccanopoli
Curioso il caso di Zaccanopoli dove, a fonte di una popolazione di circa 700 abitanti, sono state allestite quattro liste, una di queste palesemente civetta e interamente composta da cittadini pugliesi. La sfida reale sarà dunque tra il sindaco uscente Pasquale Caparra con “Alternativa democratica” e due candidate del gentil sesso: Maria Budriesi con la lista “Zaccanopoli Rinasce”, Giovannina Lo Cane con la lista “Rinascita democratica”. Simbolicamente in campo “L’altra Italia”, guidata da Nicola Mansi proveniente da Cerignola come i candidati al Consiglio comunale.