Comune Vibo, per Sinistra italiana il sindaco Costa ha disatteso il programma
Ricordate le promesse non mantenute e le opere non realizzate, con amministratori non sempre giudicati all’altezza del proprio compito
Dal coordinatore cittadino di Sinistra Italiana di Vibo Valentia, Giuseppe Ambrosio, riceviamo e pubblichiamo:
“Qualche giorno fa abbiamo assistito ad un acceso botta e risposta, mosso da un dilemma che solo un libro di genere thriller può regalare: siamo in presenza di una amministrazione di centro-destra o di sentro-sinistra? Consideriamo sterile questa polemica che appassiona chi, sfogliando tra le pagine del passato ritrova vecchi nemici ai quali attribuire colpe e chi, invece, dal passato cerca di darsi una ripulita. Oltretutto non è facile assegnare questo tipo di etichetta: cdx e csx oggi sono categorie superate e difficilmente ricomponibli, almeno per quanto ci riguarda, soprattutto a Vibo Valentia. Nella nostra città si è creata una maggioranza “civico-liberale”, in cui sono determinanti il peso di Forza Italia e di un gruppo civico dalle caratteristiche “unicamente” Vibonesi; completano il quadro una manciata di consiglieri diretta espressione del sindaco o che comunque non risponde più ai “generali” del cdx riunitisi giorni fa.
Comunque preferiamo porci una domanda diversa: quali erano le promesse di questa amministrazione? Quante delle cose elencate nelle linee programmatiche del sindaco Costa sono state realizzate? Che fine hanno fatto ad esempio le tante idee per lo sviluppo dell’agricoltura come gli orti sociali o addirittura l’ambizioso progetto della riconversione del sito dell’Italcementi in un centro di stoccaggio agroalimentare? A che punto sono il potenziamento e la riorganizzazione del porto di Vibo Marina? Ce la farà Vibo con il suo terzo assessore all’ambiente a raggiungere entro l’anno l’obiettivo – 40 % di raccolta differenziata – che si era prefissato il suo predecessore? Qual è il futuro dei dipendenti rimasti fuori dal piano di assunzioni della Dusty?
Le criticità riguardanti la qualità dell’acqua fornita nelle case dei cittadini, sono state risolte? A che punto è il progetto per l’utilizzo dell’acqua estratta dai pozzi? Abbiamo anche dato uno sguardo al programma riguardante le frazioni: la manutenzione delle strade, promessa un pò ovunque, non è mai avvenuta e lo stesso si può dire per la ristrutturazione della rete idrica e per il potenziamento dell’illuminazione pubblica. Niente è stato fatto per rivalutare i piccoli paesi e ridargli la dignità che meritano.
Senza contare che anche su quelle cose fatte si potrebbe avere qualcosa da ridire. Ricordiamo infatti la maratona in Consiglio comunale per l’approvazione del Psc, arrivato in aula senza passare dalla commissione! Ma anche il piano di emergenza comunale, approvato velocemente senza il giusto approfondimento. Documenti questi che meriterebbero grande attenzione e mesi di studio da parte dell’assemblea ma che invece sono stati approvati come una qualsiasi delibera di poca rilevanza.
È il programma di una città che in tanti vorrebbero, ma non lo si sta realizzando non per via del dissesto – che affonda le sue radici nel secolo scorso e che comunque era un dato conosciuto da tutti in campagna elettorale – e neanche perché la linea politica e gli elementi che la dovevano attuare siano di cdx o csx; non lo si è realizzato perché il sindaco e la sua maggioranza, con tutti gli avvicendamenti in giunta di cui è stata vittima/protagonista, si stanno rivelando non all’altezza della situazione”.