Comune di Capistrano: botta e risposta fra Caputo e Martino
Il sindaco ha informato la cittadinanza sull’attività amministrativa dei primi 100 giorni. La cosa non è però andata giù all’ex primo cittadino
Ha provocato più che una semplice reazione di stizza l’incontro pubblico in cui il sindaco, Marco Martino, ha informato la cittadinanza sugli obiettivi colti dal suo esecutivo nei primi 100 giorni di mandato, illustrando anche alcuni punti sulla situazione economica ereditata dalla precedente amministrazione. È proprio quest’ultimo aspetto a provocare la reazione, a dir poco piccata del consigliere di minoranza, Roberto Caputo il quale, in un articolato comunicato stampa, appellandosi alla violazione di un non meglio precisato “codice di comportamento al quale ogni cittadino dovrebbe attenersi”, definisce il resoconto di Martino, accusato anche di inesperienza, come un insieme di esternazioni “spigolose e sgarbate”, che getterebbero fango sulla precedente amministrazione e alimenterebbero le divisioni in paese. I passaggi dell’intervento di Martino che hanno scatenato la reazione di Caputo riguardano essenzialmente la riduzione costi carburante dei mezzi comunali da 1400 euro a 587 euro; il debito di 134.000 euro verso Equitalia e quello di 238.000 euro verso Enel. Oltre ai fornitori che, a detta di Martino, non sarebbero stati pagati. Caputo non entra nel merito tecnico dei singoli punti. Alcuni vengono anche glissati. Ma nega fermamente che l’amministrazione da lui guidata abbia prodotto debiti, definendo i dati letti pubblicamente da Martino come “falsità che il giovane sindaco non è restìo a cianciare”, in quanto, a dire di Caputo, “non conosce né le carte contabili, nè conti del tesoriere”.
Di seguito, la risposta di Martino: “Quanto affermato da Caputo testimonia lo sfogo di una fine ingloriosa che i cittadini capistranesi hanno politicamente deciso di fargli fare. Un comunicato stampa senza senso e senza attitudine di risposta ai veri punti di attacco, che la mia amministrazione nei 100 giorni di lavoro svolto ha inteso portare al vaglio dei cittadini e, quindi, dell’ intera opinione pubblica.
Vorrei ricordare a Caputo, essendo unico interessato dell’opposizione a non aver mandato giù il boccone della sconfitta che, l’11 giugno scorso, Capistrano ha dato un segnale forte e chiaro. Non un segnale di rottura, ma l’intenzione di votare la nostra coalizione con una maggioranza sbalorditiva. Se c’è qualcuno che parla di spaccatura del paese o ha fomentato la divisione sociale in tutti questi anni bui per Capistrano è stato soltanto lui. Divisioni di parte costanti, autorizzazioni negate ad associazioni sportive con materiale cartaceo eventualmente a disposizione anche delle testate giornalistiche.
Dovrebbe ricordarsi bene quello che in questi 10 anni il consigliere Caputo ha inteso offrire alla comunità, ovvero una strada senza uscita ed un’aria oppressa ed irrespirabile. Motivo per cui, dovrebbe domandarsi quante persone vicino a lui, in soli due mesi, lo hanno completamente abbandonato, sia prima che dopo la vittoria elettorale.
Auguro, infine, tanta fortuna al consigliere Caputo. Gli auguro che di politica non se ne occupi. Perché la politica è tutt’altra cosa. Ed in politica, il precedente creatosi dovrebbe essere per lui insegnamento di vita. La politica è vicinanza alla gente, assistenza al bisogno, la politica è l’essere vicino a tutte le esigenze dei cittadini. Essere sindaco dell’intera comunità, proprio come la mia amministrazione ha inteso fare, a differenza sua, che non ha voluto intenderla in questi termini”.