“Se non è donna non è democrazia”, a Tropea confronto sulle politiche di genere (VIDEO)
Partecipata iniziativa del Partito socialista a Palazzo Santa Chiara alla presenza, tra gli altri, della presidente dell’Internazionale socialista donne Pia Locatelli e dell’assessore regionale Federica Roccisano
Uno sguardo di genere sulla politica. Momento di riflessione e confronto sui diritti, il ruolo e l’impegno delle donne nelle istituzioni e nella società. Temi sui quali, secondo i promotori del convegno “Se non è donna non è democrazia”, tenutosi a Palazzo Santa Chiara di Tropea su iniziativa del Partito socialista italiano, della Federazione dei giovani socialisti e dell’Associazione italiana giovani avvocati, i “riflettori devono rimanere accesi in vista del raggiungimento dell’obiettivo di una democrazia paritaria e, di conseguenza, realmente rappresentativa”.
Tra gli ospiti di punta Pia Locatelli, presidente dell’Internazionale socialista donne e del Comitato per i diritti umani della Camera dei deputati, da sempre impegnata nella politica internazionale e interessata ai movimenti femminili nel mondo. La Locatelli è stata osservatrice internazionale in Cile per lo svolgimento del plebiscito su Pinochet e per le successive prime elezioni democratiche, in Sudafrica per le prime elezioni del dopo apartheid, in cui è stato eletto presidente Nelson Mandela, e per le elezioni democratiche del Parlamento serbo. Dopo la guerra dei Balcani, è entrata nell’ufficio di presidenza della Gender task force del primo tavolo della democratizzazione e dei diritti umani per il patto di stabilità per i Balcani.
Durante il convegno si sono poi confrontati Caterina Giuliano per l’associazione italiana dei giovani avvocati, sezione di Vibo Valentia, e Rosanna Veraldi per l’associazione donne giuriste Italia, sezione di Catanzaro. Sono inoltre intervenute, Federica Roccisano, assessore regionale al Welfare, e Giulia Russo, sindaco di Ricadi. E, ancora, ai lavori introdotti del segretario provinciale della Federazione dei giovani socialisti di Vibo Valentia, Domenico Tomaselli, e moderati dalla giornalista Annarita Castellani, hanno portato i loro saluti il segretario regionale del Psi, Luigi Incarnato, il segretario provinciale dello stesso partito Gian Maria Lebrino, il già sindaco di Tropea Giuseppe Rodolico (raggiunto in serata dal pronunciamento del Consiglio di Stato che ha decretato il nuovo scioglimento del Comune) che ha accordato il patrocinio comunale all’evento.
Presente, altresì, la giurista Alessia Bausone, vicepresidente dell’Associazione donne giuriste Italia di Catanzaro e già promotrice dell’evento “Omofobi del mio stivale” tenutosi a Ricadi nelle scorse settimane, da sempre impegnata in battaglie giuridiche e sociali a favore della parità di genere e dei diritti civili.
Per la Bausone: «La scelta di Tropea ha un alto valore simbolico. E’ la città di una delle prime sindache italiane, Lydia Toraldo Serra, che fu anche la prima donna a laurearsi in giurisprudenza, discutendo una tesi sulla concessione del voto alle donne. Oggi ci troviamo dinanzi a battaglie non dissimili, come quella da me affrontata durante le amministrative calabresi per far conoscere lo strumento della doppia preferenza di genere. Lydia è un esempio per noi donne e giuriste che facciamo anche politica».
A farle eco Domenico Tomaselli: «Tropea era casa di tanti socialisti che hanno ben rappresentato la “fedelissima” in politica, con un nome su tutti quello del mai dimenticato Felice D’Agostino».
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