“Rettilineo della morte” a Vibo, il Consiglio vota per l’installazione di un autovelox
Sul tratto di strada di contrada Silica, negli ultimi mesi, due giovani motociclisti sono deceduti in altrettanti incidenti. L’assemblea recepisce l’Odg del consigliere Lombardo
Un altro incidente mortale. Un’altra giovane vita spezzata sull’asfalto. La morte di Gianluca Calabria, 19 anni ancora da compiere, avvenuta lungo la Statale 18 la sera dell’11 luglio scorso, sul rettilineo di contrada Silica alle porte di Vibo, interroga le coscienze. E la politica corre ai ripari.
Il consiglio comunale riunitosi questa mattina ha approvato infatti all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal consigliere di maggioranza Lorenzo Lombardo (Forza Porto Santa Venere) finalizzato all’installazione di un autovelox fisso lungo quello che ha ribattezzato “il rettilineo della morte”.
Quello costato la vita a Gianluca Calabria «non è il primo e unico incidente mortale che avviene proprio in quel tratto di strada ad alta velocità – spiega Lombardo in premessa -; è nostro preciso dovere adottare iniziative che possano ridurre il rischio di ulteriori incidenti». Il Consiglio si è dunque pronunciato favorevolmente deliberando di «impegnare sindaco e Giunta affinché demandino al dirigente di settore di avviare con l’Anas (ente competente su quella strada) l’iter per l’installazione di dissuasori di velocità, tipo autovelox, in postazione fissa lungo il rettilineo della morte e in tutti i tratti di strada potenzialmente pericolosi».