Comune Vibo, migranti e distrazione di soldi: chiesto l’intervento del prefetto
Per Igor Colombo, coordinatore di Azione Identitaria Calabria, sindaco e Consiglio sono stati negligenti nel non accorgersi della distrazione di somme in favore dei dirigenti. Invocata la nomina di una Commissione di accesso agli atti
«Ormai è abbastanza chiaro a tutta l’opinione pubblica che il fenomeno immigrazione sia diventato un business a tutti gli effetti ed il ruolo che ricoprono i Comuni in Italia deve essere quello della disponibilità ad accogliere il più possibile e creare una rete di progetti, come gli Sprar, per garantire da un lato l’accoglienza e dall’altro ricevere finanziamenti che altrimenti non potrebbero esserci. In un Comune in dissesto tutto ciò può rappresentare una vera e propria boccata d’ossigeno». E’ quanto afferma in una nota Igor Colombo, coordinatore di Azione Identitaria Calabria.
In particolare, Azione Identitaria Calabria si sofferma sulla città di Vibo Valentia, nel cui bilancio comunale è stata scoperta una voce chiamata “Bonus gratitudine”, vale a dire «trasferimenti per sbarchi non finalizzati, con finanziamenti che ammontano ad oltre 130 mila euro e sono stati distratti per pagare dirigenti comunali già lautamente pagati – sostiene Colombo – e tutto questo sulle spalle di una comunità come quella vibonese che negli ultimi anni sta pagando a caro prezzo sia l’accoglienza indiscriminata e sia altri problemi, primo fra tutti l’emergenza rifiuti».
Alla luce di tutto ciò, lo stesso Colombo ha chiesto al prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo di valutare se ci siano gli estremi per istituire una commissione di accesso agli atti, che verifichi la gestione di tali finanziamenti e la loro destinazione. «In tutta questa grottesca situazione stupisce il comportamento negligente del Consiglio comunale di Vibo, con il sindaco in testa, il quale lo scorso 3 agosto ha approvato l’assestamento di bilancio non accorgendosi di questa distrazione di somme cospicue a favore dei dirigenti, soldi buttati e sprecati che farebbero di sicuro comodo alle politiche sociali in città a favore delle famiglie vibonesi e per tutta una serie di emergenze».