Elezioni a Serra, tre liste possibili all’ombra dei giochi di potere
L’amministrazione uscente intenzionata a suggellare l’“accorduni” Censore-Salerno con una nuova formazione. Certa la ricandidatura di Barillari, resta da sciogliere il nodo centrodestra
Non sarà sufficiente la frescura dei maestosi abeti a stemperare un’estate che si preannuncia particolarmente calda, a Serra San Bruno, in vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale che con ogni probabilità si terranno intorno a metà settembre. Dopo la fine anticipata per via delle dimissioni di massa, col sindaco Luigi Tassone divenuto nel frattempo consigliere regionale, lo scenario politico serrese è entrato in una nuova fase.
È molto probabile che saranno tre le liste a contendersi la maggioranza a Palazzo Tucci. Ed anche nella prossima tornata sarà pesante la presenza dei due storici big della politica locale e (ai tempi) regionale, una volta acerrimi avversari ed oggi disinvolti alleati: Bruno Censore e Nazzareno Salerno. Proprio all’“accorduni” con quest’ultimo, il già deputato deve il prolungamento dell’ultima esperienza amministrativa, quando il gruppo “In alto volare” con Jlenia Tucci garantì i numeri in consiglio ad una maggioranza ormai alla canna del gas, anche a causa della fuoriuscita di ben tre componenti, ovvero due assessori, Valeria Giancotti e Brunella Albano, ed un consigliere comunale, Walter Lagrotteria.
È scontata la riproposizione di una lista in cui convivranno le due anime, quella censoriana e quella salerniana. Resta da sciogliere, ovviamente, il nodo più importante: la scelta del candidato sindaco. Su questo la partita è aperta, e resta aperta – mancano quasi due mesi per presentare le liste – anche sulla composizione della formazione, con alcuni elementi nuovi che hanno già annunciato la loro intenzione di presentarsi all’elettorato ed altri che, volente o nolente, non potranno replicare la performance del 2016.
Chi invece un candidato sindaco ce l’ha, ed una lista pressoché pronta anche, è il gruppo Liberamente, già presente in consiglio con quell’Alfredo Barillari che mancò il colpaccio nel 2016 per una manciata di voti e che ha rappresentato, di fatto, l’unica vera opposizione al duopolio che ha contraddistinto, in particolare, l’ultimo scorcio di consiliatura. Barillari e Liberamente sono già ai nastri di partenza.
Ma all’orizzonte si staglia anche una terza via. È quella che fa capo agli azzurri di Michele Ciconte, già vicecoordinatore provinciale di Forza Italia, e ad altre figure (un tempo) di primo piano della politica locale, come l’ex sindaco Bruno Rosi, alle ultime regionali candidato con Fratelli d’Italia. Ad ingrossare le fila di questa compagine potrebbero essere alcuni fuoriusciti dei gruppi di “governo”, come Giancotti e Lagrotteria e il già consigliere provinciale Pino Raffele, oltre all’ex consigliere comunale Cosimo Polito, che a febbraio scorso aveva abbandonato Liberamente. Ma rumors raccontano di un Lagrotteria – vicino al presidente del consiglio regionale Domenico Tallini – che starebbe sondando pure un altro terreno, quello che conduce proprio al gruppo Liberamente. Un eventuale accordo con Barillari, finirebbe per rafforzare quest’ultimo ed indebolire sul nascere il “terzo polo”, sul quale peserà e non poco la scelta per la figura da piazzare alla testa della lista. Con tante anime in mezzo, non sarà facile scegliere di comune accordo – e senza mal di pancia postumi – il candidato sindaco. La calda estate serrese è appena cominciata.