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Cimiteri a Vibo, l’ex assessore Comito chiede lumi al sindaco Costa sul progetto a costo zero

La giunta comunale nel 2014 ha approvato una serie di progetti per oltre quattro milioni di euro con ampliamenti previsti pure nelle frazioni

Cimiteri a Vibo, l’ex assessore Comito chiede lumi al sindaco Costa sul progetto a costo zero

Oggi è un privilegio per alcuni morire. Proprio così, nei cimiteri del comune di Vibo Valentia non ci sono più posti per seppellire i morti, nè lotti di terreno per costruire edicole funerarie, tranne i pochi loculi nel cimitero di Bivona, rimasti per tanti anni inutilizzati in quanto dichiarati inagibili per alcune piccole crepe ininfluenti sulla struttura principale. All’epoca quale assessore all’ambiente ed alle aree cimiteriali, mi interessai del caso facendo fare da parte dei tecnici comunali delle perizie sulla struttura, dalle quali si evidenziava che quelle crepe non compromettevano la struttura principale e, finalmente, dopo le procedure necessarie, venivano utilizzate. E’ quanto dichiara in una nota Pietro Comito, ex assessore comunale della giunta del sindaco Nicola D’Agostino.

“Non c’erano più posti in nessun cimitero, Vibo in testa, e considerato che l’amministrazione comunale non poteva in nessun modo affrontare tale problematica in quanto il dissesto, con delibera comunale n. 251 il 16 ottobre del 2014 portavo in Giunta una proposta che risolveva la questione a costo zero per l’amministrazione comunale.

Approvato all’unanimità, il progetto prevedeva l’ampliamento del cimitero di Vena Superiore con tre blocchi di loculi rifiniti in ogni parte, la realizzazione al rustico di tredici nuove cappelle gentilizie, la realizzazione (sola struttura in cemento armato) di 19 edicole funerarie e l’allestimento di 44 suoli da concedere per la realizzazione di cappelle. Inoltre, la realizzazione di un parcheggio per autovetture, l’allestimento di un’area verde di circa 800 metri quadri e la strada di collegamento viario tra il parcheggio del cimitero e il palazzetto dello sport, arredo urbano, gazebo per la vendita dei fiori, rete idrica, rete elettrico”.  

L’ex assessore all’Ambiente spiega poi che “per l’ampliamento del cimitero di Vibo si prevedeva la realizzazione di quattro blocchi da 200 loculi su dieci file e la realizzazione di due blocchi da 100 loculi su dieci file, la realizzazione al rustico in cemento armato di 25 edicole funerarie, l’allestimento di 57 suoli da concedere ai cittadini per la realizzazione di cappelle gentilizie, la realizzazione di nuovi bagni pubblici, l’adeguamento e il potenziamento della rete di scarico esistente fino al recapito fognario. Inoltre, era prevista la pavimentazione di tutta viabilità presente all’interno del nuovo cimitero, l’arredo delle piazzuole e di tutte le aree a verde, la rete per lo smaltimento delle acque meteoriche, la rete per l’energia elettrica con recapito per tutte le cappelle, la fornitura di 2 gazebo da concedere per la vendita di fiori e ceri”.

Pietro Comito dichiara poi che “il progetto presentato e approvato in giunta il 16 ottobre 2014 con delibera n. 251, prevedeva un investimento pari ad euro 4.205.343, 30 iva esclusa. Tutto questo a costo zero per l’amministrazione, ma nello stesso tempo avrebbe risolto una situazione alquanto preoccupante per l’intera comunità”. L’ex assessore comunale alle aree cimiteriali si rivolge così al sindaco Elio Costa, chiedendogli che fine abbia fatto il “progetto, che intenzioni ha questa amministrazione e cosa verrà risposto ai cittadini quando si presenteranno casi di richieste di loculi per seppellire i propri cari”.

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