Mileto, il sindaco Crupi chiamato all’ennesimo rimpasto di Giunta
In un clima di grande tensione, slitta a domani il consiglio comunale inizialmente previsto per la giornata di oggi. A rischio la sopravvivenza dell’amministrazione in carica
Cambio di stagione, ritorno di movimenti “tellurici” a Palazzo dei normanni, sede del Comune di Mileto. E, anche in questo caso, così come a inizio anno, a tenere banco sono le richieste di rimpasto di Giunta che giungono pressanti al sindaco Domenico Antonio Crupi dall’interno della maggioranza, insediatasi alla guida del Comune nel maggio 2014.
Nello specifico, in queste ore a esprimere il loro malumore e a chiedere a gran voce di ritornare a far parte dell’organo di governo della città, sarebbero gli ex assessori Saverio Dimasi e Angelica Riso, il primo messosi da parte dopo appena un anno di consiliatura, il secondo a inizio 2017. La Giunta, oltre che dal sindaco, è attualmente composta da Francesco Schimmenti (vicesindaco e assessore al Bilancio), Pasqualina Arena (Commercio e personale), Giuseppe Cupi (Lavori pubblici e viabilità) e Francesca Bartone (Turismo e spettacolo). E proprio i primi due sarebbero chiamati a lasciare il posto ai colleghi “scontenti”.
Sul tavolo, la possibilità che la Riso subentri sin da subito all’Arena, Dimasi solo in un secondo tempo (si parla di gennaio del prossimo anno) a Schimmenti. Rimarrebbe per ora sullo sfondo la posizione dell’attuale consigliere con delega all’Ambiente Nazzareno Mazza, subentrato mesi fa al dimissionario Maurizio Polito. La discussione è in atto e nel pieno del suo vigore, se è vero che rumors parlano di un clima di grande tensione che si starebbe respirando in queste ore nelle stanze della sede municipale.
Voci avvalorate anche dal fatto che l’assise consiliare, prevista in prima convocazione per oggi, è stata spostata a domani per mancanza del numero legale. Per molti, chiaro indice del fatto che la quadra, evidentemente, non è ancora stata trovata. Il consiglio è attualmente composto dagli 8 esponenti di maggioranza e dal sindaco. L’opposizione “La Locomotiva”, infatti, da tempo ha rimesso i remi in barca, dando in massa le dimissioni. Si capisce bene, dunque, come in questo momento dall’accordo o meno sul rimpasto di Giunta dipenda la sopravvivenza stessa dell’amministrazione Crupi.
Il numero legale per la convocazione del consiglio comunale è garantito in prima convocazione dalla presenza di 7 consiglieri oltre il sindaco, in seconda dalla presenza di 7 unità compreso il primo cittadino. Basterebbero le dimissioni di due consiglieri, quindi, a mandare sostanzialmente a casa l’attuale maggioranza. Toccherà a questo punto a Totò Crupi, da ex democristiano e da politico navigato, mettere in atto anche in questo frangente le sue proverbiali doti di “equilibratore” per tenere in piedi, almeno temporaneamente, la propria amministrazione.
Fermo restando che per capirne di più basterà semplicemente attendere l’assise consiliare di domani mattina, chiamata tra l’altro alle 11 a discutere e ad approvare obbligatoriamente atti fondamentali quali: il documento unico di programmazione (Dup) 2018/2020, le variazioni al bilancio di previsione 2016, l’assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2017.
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