L’INTERVENTO | Marasco (Si): “Oggi più che mai serve unità a sinistra”
Riflessione del coordinatore provinciale di Sinistra italiana sui temi di stingente attualità politica. «C’è un popolo che vorrebbe poter votare qualcosa di serio a sinistra. Per questo c’è bisogno di una sola lista, unita e plurale»
L’allarme continuo sull’immigrazione sta trascinando il Paese in un dibattito regressivo nel quale cresce la forza culturale della destra, con il Movimento 5 stelle che svela la natura del suo gruppo dirigente e il Pd e il Governo che scadono negli annunci propagandistici e pericolosi.
L’Italia è stata lasciata sola dall’Europa a gestire questa emergenza, anche da governi “di centrosinistra” come quelli di Francia e Austria: se tra Le Pen e Macron c’erano differenze, su questo aspetto non ne vediamo. “Aiutiamoli a casa loro”, “basta invasione” sono slogan utili solo a sfogarsi e a intercettare consenso; poi, da Maroni a Alfano a Minniti, i migranti arrivano comunque e 5000 comuni italiani si rifiutano di accoglierli, con l’ovvio risultato che gli altri 3000 comuni saranno gravati dalla gestione dell’emergenza.
Nel frattempo, alla chetichella, il Governo fa l’ennesimo regalo a settori del sistema bancario, bruciando miliardi di soldi pubblici che, per fare un esempio, sarebbero sufficienti a coprire la spesa per la gratuità dell’istruzione universitaria e per intervenire significativamente su un sistema sanitario al collasso. L’antifascismo è sicuramente un valore imprescindibile, ma non basta a placare la sete di giustizia sociale che ha questo Paese, dove l’1% delle persone possiede il 20% della ricchezza totale.
In questo contesto bisogna assumere l’iniziativa per la costruzione di una proposta di sinistra, capace di indicare una radicale alternativa e che lavori per l’unità senza sacrificare la credibilità, suscitando interesse e aspettative impegnative. C’è la necessità di fare quadrato e costruire una sola lista di sinistra, unita e plurale, aperta a tutti: partiti, movimenti, associazioni, comitati, società civile. Una lista radicalmente alternativa alle politiche del Pd, che non sia solo un cartello elettorale, ma costruita con l’obiettivo di dare vita a un polo politico autonomo tra il Pd e il Movimento 5 Stelle.
Evitando di restare in attesa che “qualcosa accada”, occorre intensificare l’iniziativa unitaria in tutti i territori, attraverso la costruzione di percorsi e appuntamenti, che attorno ai nodi programmatici e con metodi democratici e partecipati, sappiano coinvolgere l’insieme delle forze politiche a sinistra del Pd, le realtà del civismo e di movimento in una logica aperta e inclusiva.
C’è un popolo che vorrebbe poter votare qualcosa di serio a sinistra, per questo il programma deve essere ambizioso e chiaro. Sul lavoro, vogliamo dire che si cambia strada e si propone la reintroduzione ed estensione a tutti dell’articolo 18? Siamo d’accordo su una misura universale di sostegno al reddito? E poi cosa diciamo sull’Europa, sul fisco, sulla corruzione, sulla sanità, sulla scuola e sui giovani che non studiano e non lavorano?
Potremmo scoprire che costruire un programma chiaro e condiviso è molto più semplice del previsto. Oppure che ci sono differenze non componibili tra noi, ma almeno in questo caso sapremmo perché non è possibile una lista unitaria, cosa che Sinistra Italiana considererebbe una sconfitta per tutti.
*Segretario provinciale di Sinistra italiana Vibo Valentia
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