Comune Pizzo: il Consiglio comunale dichiara il dissesto finanziario
L’opposizione attacca: “Per cinque anni Gianluca Callipo ha preso in giro i cittadini”. La replica del sindaco: “Debiti creati da chi ci ha preceduto”
L’inevitabile si è alla fine realizzato. Il Consiglio comunale di Pizzo ha dichiarato lo stato di dissesto finanziario. Adesso spetterà ad un commissario, nominato ad hoc dal prefetto ,predisporre un piano di rientro. La delibera è passata con 9 voti favorevoli (la maggioranza), un consigliere astenuto (Carmen Manduca del M5S), mentre i consiglieri del gruppo “Unico Interesse Pizzo con Borrello” al momento della votazione hanno abbandonato l’aula. Durissime le considerazioni dell’esponente della minoranza Giusy Federico: “Negli ultimi cinque anni – dichiara – il sindaco non ha fatto altro che mentire in quanto già nel 2012 si aveva contezza del debito milionario accumulato dall’ente”. Il sindaco Callipo, dal canto suo, ha rispedito al mittente ogni addebito ribadendo che le difficoltà finanziarie dell’ente sono state causate dalle precedenti amministrazioni. “Abbiamo ereditato una situazione economica – ha spiegato il primo cittadino – piuttosto complicata”.
Gli effetti del dissesto. Il crack del Comune sotto l’aspetto finanziario produrrà molteplici effetti che andranno ad irrigidire l’operatività dell’ente producendo conseguenze anche sulla vita dei cittadini soprattutto in ambito economico-finaziario e sociale.
L’Ente dissestato sarà tenuto ad approvare un nuovo bilancio, basato principalmente sull’elevazione delle proprie entrate al livello massimo consentito dalla legge, vale a dire che tutte le tasse comunali (Imu, addizionale comunale, Tarsu) saranno aumentate il più possibile fino ad arrivare al tetto massimo consentito dalla legge, basato, inoltre, sul contrasto all’evasione e sul contenimento di tutte le spese.