Degrado e prostituzione in centro a Vibo, Muratore si appella a Costa: «Intervenga»
Il consigliere comunale recentemente confluito nel gruppo “Liberali per Vibo” indirizza una lettera aperta al primo cittadino segnalando la degradante situazione di piazza Gramsci recentemente documentata dal nostro giornale
«Signor sindaco Elio Costa, le scrivo in merito alla degradante situazione ambientale che si sta configurando nella piazza posta tra il consorzio agrario e via Gaetano Salvemini. Ultimamente, tramite gli organi di informazione, sono giunte sollecitazioni al riguardo che purtroppo non hanno sortito alcun risultato e neanche una risposta».
A scrivere una lettera aperta al primo cittadino vibonese è il consigliere comunale del gruppo di maggioranza “Liberali per Vibo” Giuseppe Muratore, il quale porta all’attenzione del massimo rappresentante di Palazzo Luigi Razza, la condizione in cui versa una particolare area del tessuto urbano del capoluogo di cui “Il Vibonese” si è occupato proprio nei giorni scorsi.
«L’amministrazione comunale di Vibo Valentia – incalza Muratore – nulla ha fatto per risolvere la persistente situazione di disagio creata dallo stato di abbandono e degrado in cui versa l’area citata. Questa piazza con relative aiuole e vialetti versa in condizioni socialmente inaccettabili. Oltre alla vegetazione selvatica incolta e alla presenza di cumuli di erba falciata di chissà quale epoca, che comunque rappresentano il problema minore, possiamo annoverare sacchi di immondizia, materassi, contenitori di vario tipo, lattine di alcolici, bottiglie, deiezioni di cani, serpi, ecc. Inoltre vi è la presenza giornaliera di parcheggiatori abusivi e donne “in attesa”. Tutto questo crea non poco imbarazzo ai cittadini».
Per l’esponente di maggioranza «anche quest’anno molti turisti e famiglie di nostri compaesani, che vivono fuori di qui, decideranno di trascorrere le loro vacanze nel nostro comune. Ma che immagine diamo loro? La piazza di cui parlo rappresenta una delle principali porte di ingresso nella città è dunque un biglietto da visita che ha bisogno di cure appropriate ed urgenti perché è trascurata da anni. Le piazze, in città più… “organizzate”, sono luoghi di libero incontro di giovani e meno giovani. Ma per fare ciò la condizione necessaria è che le piazze siano fruibili».
Quindi l’appello si fa ancora più incalzante: «mi rivolgo a lei, sindaco, tramite questa lettera aperta in quanto la mia voce non ha voce per questa amministrazione, ha voce solo per la stampa e per ogni singolo cittadino vibonese che con la sua solidarietà non mi fa sentire solo e che ringrazio pubblicamente. Pur essendo transitato in un gruppo politico – il chiarimento -, le voglio dire che conservo sempre il civismo con il quale mi sono tuffato in questa avventura amministrativa. E per fortuna, dal mio referente politico, mi è concessa la libertà di esprimere ciò che penso».
In conclusione, e «alla luce dei fatti riportati», il quesito posto da Muratore a Costa è il seguente: «così come abbiamo affidato i parchi e le ville, sarebbe possibile affidare anche le piazze? Ed in alternativa, nella piazza in questione, sarebbe possibile creare un mercatino rionale di ortofrutta (che sarebbe a costo zero, anzi con vantaggio economico per il Comune)? Signor Sindaco – chiede infine il consigliere -, agisca con immediatezza compiendo ogni atto possibile per risolvere le intollerabili situazioni di disagio. La mia speranza, mai venuta meno, è riposta in lei».
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